E i controlli? Dopo The Floating Piers Sebino già dimenticato
Due mezzi ma entrambi in riparazione, così la Polizia provinciale di Brescia è ferma dall’inizio del mese di luglio e non ha mai potuto svolgere il servizio di vigilanza sul lago d’Iseo.
Insieme al corpo bresciano doveva alternarsi, secondo la convenzione firmata con l’Autorità di bacino, quello bergamasco, ma per via di una drastica riduzione dell’organico, anche la Polizia provinciale di Bergamo ha svolto il servizio in modo molto sporadico.
Un paradosso, visto che durante The Floating Piers il dispiegamento di forze per garantire la sicurezza sul lago è stato imponente.
«Paghiamo lo scotto dell’indecisione nazionale e regionale sulle funzioni della Polizia provinciale - spiega il comandante bresciano, Carlo Caromani - per cui è stata fermata, già dallo scorso anno, anche la manutenzione dei mezzi ed oggi ci troviamo in questa situazione. Noi possiamo garantire un controllo lungo la costa dal punto di vista ittico, ma non quello sull’acqua».
«Abbiamo anche provato a chiedere ai nostri colleghi bergamaschi di poter utilizzare la loro imbarcazione, ma è prevalsa la logica dell’orticello ed abbiamo avuto risposta negativa - aggiunge Caromani - . Se non ci fosse la Guardia Costiera Ausiliaria a svolgere prevenzione e talvolta la Polizia provinciale di Bergamo, il lago d’Iseo sarebbe un bacino sprovvisto di ogni tipo di controllo con tutte le possibile conseguenze. Abbiamo fatto presente questa situazione e sollevato la questione anche all’autorità di pubblica sicurezza e speriamo che qualcosa, a breve, possa cambiare».
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