Dopo 33 anni, il bibliotecario Francesco va in pensione
Quando si è seduto per la prima volta dietro al banco d’ingresso della biblioteca di Palazzolo gli archivi e le tessere erano solo cartacei, mancavano pochi giorni alla nevicata del secolo e la struttura era in Villa Lanfranchi. Oggi Francesco Piva è andato in pensione, all’età di 66 anni, portando con sé una marea di ricordi degli ultimi 33 anni tra scaffali, libri, prestiti e continui aggiornamenti per rendere il servizio bibliotecario a livelli di eccellenza.
Venerdì pomeriggio, quando ha chiuso per l’ultima volta la porta della Biblioteca Civica Lanfranchi, Piva è stato festeggiato da decine di utenti storici, giovani (e non solo) che davanti al suo sguardo vigile si sono ritrovati tra i tavoli per studiare, legger1985e, formarsi, scrivere tesi o anche solo fare una chiacchierata su letteratura, poesia, viaggi. Il bibliotecario, commosso, è rimasto piacevolmente colpito dall’ultimo saluto di una comunità che ha abbracciato ai primi giorni del 1985 e che non ha mai lasciato.
Diplomato al liceo classico Arnaldo, dopo diverse esperienze in biblioteche scolastiche di Brescia mentre studiava all’università, Piva, nato e cresciuto a Coccaglio, a Palazzolo si è stabilito e ha cresciuto la sua famiglia. Ora, il suo testimone sarà raccolto dai giovani operatori che negli ultimi anni hanno appreso moltissimo da lui, punto cardine di una biblioteca che nel tempo è diventato polo culturale della cittadina sull’Oglio, nonché centro del Sistema Bibliotecario Ovest Bresciano.
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