Discarica di gomma nel lago d'Iseo, a inizio luglio la rimozione

Martedì, a Tavernola Bergamasca, sono iniziati i campionamenti per valutare la situazione
I sommozzatori dei carabinieri a Tavernola nel 2019 - Foto © www.giornaledibrescia.it
I sommozzatori dei carabinieri a Tavernola nel 2019 - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Sarà un’operazione difficile, anzi difficilissima quella del recupero della gomma abbandonata sul fondale del lago d’Iseo, a Tavernola Bergamasca, viste le condizioni di profondità lacustre che sfiorano i cinquanta metri.

Martedì sono iniziati i campionamenti per valutare la situazione delle gomme e delle plastiche e la loro quantità. Sul posto, oltre ai tecnici di Autorità di bacino lago d’Iseo, si trovano, per tutta la settimana, i gruppi del Centro Nazionale di Ricerca di Brugherio e Venezia ed il nucleo sommozzatori dei Carabinieri di Genova.

Questi ultimi sono scesi a una profondità di oltre 50 metri per eseguire una mappatura completa e precisa della zona, realizzare fotografie e filmati, e raccogliere campioni di materiale da fornire agli analisti, che nei prossimi giorni valuteranno la pericolosità e l’impatto ambientale degli inquinanti.

Discarica di gomma sul fondale del lago d'Iseo, il video /1

Le dimensioni della montagna di materiale si aggirano intorno ai 45 metri di altezza su una base di circa 10 metri. «Ci siamo messi a disposizione fin da subito, una volta evidenziato il problema - spiega Alessio Rinaldi, presidente dell’ente demaniale - e collaboreremo con Regione Lombardia per cercare di risolvere la situazione. In questo primo step, è necessario capire la natura inquinante delle gomme, quindi valutare la soluzione da intraprendere e il costo delle operazioni».

Regione Lombardia ha stanziato, nei mesi scorsi, 85mila euro per l’intervento iniziale. Sul posto, oltre all’Amministrazione comunale di Tavernola c’era anche Dario Fossati direttore della Direzione Ambiente e Clima di Regione Lombardia: «L’intervento è ad alta qualificazione. Per Regione rappresenta inoltre un importante pratica sperimentale, per definire una modalità che potremo replicare in altre casistiche simili sui laghi lombardi».

Alle attuali operazioni, ne seguiranno altre ad inizio luglio. Il 4 ed il 5 infatti, gli attori coinvolti e Arpa saranno a Tavernola per il recupero del materiale

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