Di Coccaglio il bimbo e la sua investitrice: paese sotto choc

Due volte toccata dal dramma la comunità del centro franciacortino. Per la ragazza pesanti le accuse
RINTRACCIATO L'INVESTITORE
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Di Coccaglio il bimbo di 2 anni travolto, che ora lotta per la vita all'Ospedale Papa Giovanni XXIII. Di Coccaglio la 22enne che con la sua auto l'ha travolto, ieri mattina attorno alle 8.30, senza poi fermarsi, identificata solo la sera dagli agenti della Polizia Locale del comune franciacortino.

È una comunità due volte scossa quella del paese ai piedi del Montorfano, che si interroga su un episodio tanto grave e drammatico da aver calamitato l'attenzione della ribalta mediatica nazionale. Che da un lato si stringe attorno alla famiglia del piccolo - cittadini di origine indiana da tempo residenti in Franciacorta - dall'altro cerca di capire se lo choc e la paura, l'enormità dell'accaduto possano bastare se non a giustificare, quantomeno a spiegare il gesto della giovane: l'essersi allontanata nell'immediatezza del fatto, non essere tornata sui propri passi nelle ore successive.

Non si è costituita, infatti, la giovane, a detta di chi la conosce di ottima famiglia. Vano è stato anche l'appello alla responsabilità diffuso dal sindaco Alberto Facchetti, ricorrendo ai social del Comune. È stata individuata dal personale della Polizia Locale di Coccaglio che senza sosta ieri ha passato al vaglio le riprese delle telecamere di videosorveglianza. Con l'orario della chiamata dei primi automobilisti fermatisi a soccorrere la mamma e il suo bimbo, su quel lembo d'asfalto della via Achille Grandi, teatro del terribile investimento, come unico ma prezioso riferimento.

Un puzzle ricostruito in fretta, incrociando fotogrammi e informazioni disponibili. Ieri sera gli agenti, guidati dal comandante Luca Ferrari, hanno bussato alla porta della casa della ragazza. Lei a quel punto non ha più negato. Ha tentato una spiegazione. Quale, al momento, non è dato sapere. Sarà sentita nei prossimi giorni dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani che ha coordinato le indagini e dal gip che dovrà convalidare l'arresto, provvedimento in ragione del quale è ora ristretta ai domiciliari. Pesantissime le accuse: lesioni stradali gravi e omissione di soccorso.

Uno choc per tutti. Compresa la famiglia della giovane che vive ore terribili. Anche a loro è rivolto il sentimento di vicinanza che l'Amministrazione comunale ha voluto esprimere a nome della comunità di Coccaglio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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