Delitto di Erbusco, l’autopsia svela 81 coltellate
Non 40, né 60. Sono 81 le coltellate con cui la sera di martedì 12 aprile è stato ucciso Riadh Belkahla a Erbusco.
In carcere per la morte del tunisino di 48 anni ci sono il 28enne Manuel Rossi e la fidanzata di 21, Giulia Taesi. E per gli investigatori - per la prima volta del delitto ha parlato il comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe Spina - quelle 81 coltellate renderebbero difficile credere alla tesi dell'autodifesa sostenuta dalla coppia.
Anche grazie a filmati di videosorveglianza, tabulati telefonici e altri accertamenti tecnici, i carabinieri stanno cercando di sciogliere alcuni nodi: di chi fosse il coltello - una lama di 20 centimetri - con cui Belkahla è stato ucciso e che Manuel ha fatto trovare ai carabinieri, dopo averlo tenuto per una settimana nella casa di Zocco di Erbusco dove conviveva con Giulia; se Manuel abbia agito da solo, e per stabilirlo anche tutti i vestiti della 21enne sono stati inviati ai Ris perché cerchino tracce di sangue; e ancora, chi abbia voluto l'incontro.
È servito a chiudere il cerchio anche uno scontrino che il 48enne tunisino aveva tenuto con sé: un caffè alle 21.54 in un bar di Erbusco. Il suo corpo senza vita era stato trovato intorno alle 22.45. Nel mezzo l'appuntamento con la coppia, ora in carcere.
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