Dalla Colombia a Torbiato, trenta volontari si raccontano

Per l’ottava edizione di «Verso l’altro» l’incontro con i giovani rientrati da Sudamerica e Romania
La festa. Un momento della manifestazione tra giochi, attività e sorrisi
La festa. Un momento della manifestazione tra giochi, attività e sorrisi
AA

Si è chiusa nel segno della «Strada», e dei giovani che hanno messo a disposizione tempo ed energia lontana da casa per aiutare chi più ha bisogno l’ottava edizione di «Verso l’altro», organizzata alla Madonna della Neve (Torbiato di Adro) da Punto Missione Onlus e dall’associazione Baule della solidarietà.

Nel tardo pomeriggio di domenica il salone dell’istituto scolastico paritario di Franciacorta ha ospitato una trentina di giovani, appena rientrati da esperienze di volontariato tra Colombia e Romania con l’associazione «Comunità delle Laste» di Trento, realtà impegnata nel Movimento ecclesiale carmelitano al pari della Madonna della Neve. I giovani, chiamati a raccontarsi all’interno di «Volontariato internazionale: incontro di racconti», hanno spiegato la loro scelta di fronte a oltre un centinaio di persone. «Siamo partiti  con la speranza di cambiare il mondo, di salvarlo dalle ingiustizie, dalla falsità, dall’egoismo. Alla fine siamo tornati consapevoli di aver fatto poco, rispetto ai sogni che ci avevano accompagnato alla partenza, ma di aver amato con tutte le nostre forze».

I giovani sono stati impegnati in due scenari differenti. Il primo, in Colombia, con i progetti di sviluppo di nuove forme associative imprenditoriali presso la comunità rurale di Nocarsia, nella zona centrosettentrionale del paese sudamericano, «potenziando la sostenibilità della fattoria didattica Monte Carmelo con l’avviamento di un’attività casearia, incentivando nel contempo la nascita di forme commerciali associative attraverso un processo di accompagnamento e di crescita della popolazione». Il secondo progetto, invece, è il «Villaggio dei ragazzi» a Niculesti, 30 chilometri da Bucarest, in Romania, «per aiutare i minori a intraprendere un percorso di maturazione responsabile di sé e praticando una reale integrazione dei bambini rom, presenti in maniera significativa». In Romania andrà il ricavato della tre giorni di «Verso l’altro», con il progetto «Curtea culorilor», la corte dei colori, fattoria sociale che offre a giovani donne, orfane o abbandonate, un cammino verso l’autonomia, economica e sociale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato