Da deposito a edificio a più piani: scontro Comune-ambientalisti

Scintille a Villa Pedergnano tra il Comitato per la tutela ambientale di Erbusco e l’Amministrazione comunale. Motivo: i lavori in corso in una corte rurale nel centro storico della frazione.

Secondo il Comitato, guidato da Gianluigi Camossi, si tratta dell’ultimo di una serie di interventi che «alterano irreparabilmente Villa Pedergnano e la sua storia di contrada agricola».

Per contestare i lavori in corso nella corte di vicolo Chiuso, il Comitato ha spedito una lettera agli enti competenti: «Come è stato possibile - si legge - che da una barchessa (il deposito degli attrezzi delle ville agricole, secondo l’architettura della Repubblica di Venezia, ndr) dai modesti volumi sia cresciuto uno stabile a più piani, in una corte che invece doveva essere valorizzata, considerato che è aperta e visibile dalla via principale? Come è stato possibile autorizzare un intervento così impattante in un’area soggetta a vincolo?»

Per il Comitato è inoltre sproporzionato il numero di appartamenti previsto, e quindi di nuovi residenti, rispetto alle capacità della zona. Altre perplessità sono poi sollevate riguardo i parcheggi, considerati insufficienti, ma anche in merito alla generale sicurezza viabilistica. Da qui le critiche all’Amministrazione, finite anche in un’osservazione presentata in sede di Pgt.

Proprio da qui parte però la secca replica del sindaco, Ilario Cavalleri: «Mi stupisco… del loro stupore. Alla loro osservazione al Pgt abbiamo dato risposta in Consiglio. La vicenda è semplice e lineare: i privati hanno vinto un ricorso al Tar contro le previsioni urbanistiche della precedente Amministrazione a cui noi siamo stati tenuti a dar seguito. Quello che abbiamo ottenuto, dovendo comunque rispettare le decisioni dei giudici, è un’area da 500 metri quadrati, che verrà destinata proprio a parcheggio. Tutte cose che il Comitato, e i cittadini, sanno perfettamente».