Corte Franca, bambino ferito da uno sparo: il caso dei bossoli raccolti e nascosti

In attesa degli esami su pistole e fucile, tre armi in totale, sono state interrogate tutte le persone presenti
CORTEFRANCA, BOSSOLI NASCOSTI
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Il quadro complessivo è chiaro. Molti dettagli invece devono ancora essere approfonditi. Per questo sul contenuto del fasciolo aperto a carico della guardia giurata che lunedì sera, sparando con incosciente leggerezza una serie di colpi in strada, ha ferito un bimbo di meno di due anni, la Procura della Repubblica e i Carabinieri mantengono il più stretto riserbo.

Sull’accaduto infatti le persone coinvolte, almeno quattro, hanno fornito due diverse versioni: una prima, edulcorata e concordata per cercare di alleggerire le proprie posizioni; poi, dopo ore in caserma, quella che è stata definita una piena confessione davanti al peso degli elementi già a disposizione. Versioni in cui sono cambiati sia la quantità di colpi esplosi che il numero di armi utilizzate e l’obiettivo verso il quale sono state puntate.

Quando la prima pattuglia è arrivata sul posto infatti è stato subito evidente che qualcuno aveva sparato in direzione dei cartelli che indicano il nome della via ma a terra non c’erano bossoli. Solo dopo ore la moglie dell’indagato, durante la perquisizione dell’appartamento in cui vive con il marito, ha ammesso di averli raccolti e nascosti. A quel punto li ha consegnati ai carabinieri che li hanno sequestrati.

Per questo la sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. Al momento non ci sarebbero dubbi sul fatto che il colpo che ha raggiunto il bimbo sia stato sparato dalla guardia giurata con una pistola, ma è stato messo nero su bianco dagli inquirenti anche il fatto che il 46enne ha premuto il grilletto e non solo con quell’arma. Almeno un’altra pistola e un fucile sono stati usati per sparare dai due ospiti dell’uomo indagato e per questo entrambi sono stati denunciati per porto abusivo di armi, oltre che per danneggiamenti e spari pericolosi.

Sul palo e sul cartello si contano almeno una ventina di fori mentre i bossoli recuperati, di diversi calibri, sono complessivamente 18, di cui 14 sparati dalla pistola che ha poi ferito il bimbo, ma saranno dettagli che verranno chiariti dalla perizia balistica.

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