Coronavirus, Visit Lake Iseo sui social: «Commedia all'italiana»

Il post, ripreso da un'altra pagina Facebook, definisce «italian drama style» la gestione dell'emergenza nel Nord Italia
Nei giorni scorsi, turisti a Venezia con la mascherina - Foto Andrea Merola/Ansa
Nei giorni scorsi, turisti a Venezia con la mascherina - Foto Andrea Merola/Ansa
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Un focolaio, sì, ma di polemiche. È quello che rischia di innescare il contenuto pubblicato nelle scorse ore dalla pagina Facebook Visit Lake Iseo, dedicata alla promozione turistica del territorio del Sebino. Un post che i gestori dell'account hanno ripreso, apponendovi il loro logo ufficiale, dalla pagina Visit Italy, declinazione nazionale da 600mila follower della promozione del turismo nel Belpaese.

Si tratta di un'infografica rivolta ai turisti stranieri, che recita in inglese «Italian coronavirus (...). Information is the key. Come and visit us, our country is safe» (L'informazione è la chiave. Venite a trovarci, il nostro paese è sicuro). A corredo della foto, la didascalia spiega bene l'intento dei social manager delle due pagine: «Nessun rischio in più rispetto ad altri paesi europei! Soltanto maggior prevenzione rispetto agli altri paesi europei! Molto più COMMEDIA ALL’ITALIANA!» (maiuscoli e punti esclamativi sono riportati come nell'originale, ndr).

 

 

Un approccio scherzoso che non è piaciuto, soprattutto per quell'accenno all'«italian drama style» che associa l'italianità all'esagerazione e all'ingiustificata drammatizzazione degli eventi: la dicitura «commedia all'italiana» è stata percepita da molti utenti di Facebook poco rispettosa dell'attuale situazione di emergenza.

 

 

A poche ore dalla pubblicazione, fioccano le condivisioni (mentre scriviamo questo articolo sono più di mille per la pagina nazionale e un centinaio per l'account sebino). Tra i commenti si legge parecchia preoccupazione da parte di visitatori stranieri che avevano prenotato le vacanze in Italia e stanno valutando la disdetta, se non l'hanno già inviata. Qualcuno inneggia al «No panic», ma tanti sono per la prudenza e condividono messaggi di incoraggiamento verso «Italy, my second home».

 

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