Con l'auto nel lago, muore la 38enne. Donati gli organi

Dopo cinque giorni di agonia la donna finita nel Sebino è spirata al Civile di Brescia.
  • Le operazioni a Clusane
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Non ce l’ha fatta la trentottenne che, nella notte fra giovedì e venerdì scorso, è finita nel lago a Clusane a bordo della sua Opel Meriva


Ricoverata nel reparto Rianimazione dell’ospedale Civile di Brescia, la donna si è spenta nella giornata di ieri. Residente a Vaprio d’Adda (nel Milanese) la donna, secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, si sarebbe spinta fino al porto di Clusane, luogo dell’incidente; gli stessi inquirenti propendono per un gesto estremo provocato, con ogni probabilità, da una forte depressione della donna (all’inizio pareva che il tutto fosse invece riconducibile ad un tragico incidente).

A dare l’allarme, attorno alle 23.30 di giovedì scorso, un giovane clusanese che, proprio in quei minuti, si trovava sul lungolago Capponi ed ha notato quanto stava accadendo. Dopo essere stata estratta dalla vettura grazie all’intervento dei sommozzatori, la donna è stata poi a lungo rianimata nel porticciolo di Clusane dagli operatori del 112, per poi essere trasferita all’ospedale bresciano, dove ieri il suo cuore ha purtroppo cessato di battere. In serata i medici hanno provveduto all'espianto degli organi. 

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