Colpo da 80 milioni sventato: «Clan pugliesi e calabresi uniti»
Nel decreto di fermo da 450 pagine gli inquirenti sottolineano l'intreccio tra organizzazioni criminali di differente matrice
![Pistole, cellulari, chiodi per forare le gomme delle auto: parte dell'attrezzatura sequestata nel covo della Pedrocca - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18pjws1e1l4t3ogi6wz/0/pistole-cellulari-chiodi-per-forare-le-gomme-delle-auto-parte-dell-attrezzatura-sequestata-nel-covo-della-pedrocca.webp?f=16%3A9&w=826)
Pistole, cellulari, chiodi per forare le gomme delle auto: parte dell'attrezzatura sequestata nel covo della Pedrocca - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Pugliesi, calabresi e bresciani. Si sono uniti. E nelle 450 pagine del decreto di fermo vengono indicati i ruoli. C’è chi ha organizzato dal sud per poi affidarsi a chi come i calabresi già opera nella criminalità bresciana e che a sua volta ha chiamato in causa basisti locali e gente pronta a tutto. Dal pizzaiolo di professione che si mette al servizio dei clan, a fartelli calabresi ma ormai di fatto bresciani, che sanno usare le mitragliette e ne detengono. E poi ci sono soggetti pugliesi che
Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.