Coccaglio, scoperte tre aziende fantasma: tra abusi edilizi e scarse condizioni igieniche

È il bilancio dell’attività svolta dagli agenti della Polizia Locale del Monte Orfano: denunce e sanzioni
  • Le immagini dalle aziende fantasma di Coccoglia
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Tre aziende fantasma a Coccaglio in tre giorni di controlli. Questo è il bilancio dell’attività svolta dagli agenti della Polizia Locale del Monte Orfano che, sotto il comando di Luca Leone, hanno effettuato alcune ispezioni nelle attività ubicate nella zona industriale del paese: nessuna era registrata alla Camera di Commercio operando perciò «abusivamente» l'attività.

Il primo controllo, riguarda un'attività di vendita e stoccaggio di merce usata. La titolare, italiana quarantenne residente a Corte Franca, aveva alle sue dipendenze due persone straniere sprovviste di contratto di lavoro. Inoltre, gli operai, mostravano un bidone di plastica utilizzato come bagno, con evidente violazione delle norme sanitarie e della dignità delle persone. Un ragazzo di origine marocchina, risultava inoltre essere sprovvisto di documenti di soggiorno e clandestino sul territorio italiano, il quale dimorava presso l'attività. Oltre a questo, all'interno dei locali è stato riscontrato un abuso edilizio consistente in un magazzino di circa 50 metri quadrati. Tre le persone denunciate, la titolare per aver impiegato lavoratori clandestini, il proprietario dei muri per l'abuso edilizio un dipendente per la permanenza irregolare sul territorio italiano. Le sanzioni amministrative ammontano invece a 5164 euro. 

La seconda attività riguarda un negozio di vendita al dettaglio di elettrodomestici. Al piano interrato veniva ampliata la superficie di vendita senza presentare la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Comune per circa 150 metri quadrati in più. Anche in questo caso, nonostante l'ingente giro d'affari da decine di migliaia di euro, il titolare, di origine marocchina, non emetteva scontrini fiscali ma solamente ricevute generiche per la garanzia dei prodotti. La ditta è stata segnalata per evasione fiscale e le sanzioni comminate ammontano a circa 10.000 euro.

La terza ditta, operante sempre nella zona industriale, è un'azienda di autotrasporti. La Polizia Locale, ha riscontrato la gestione di rifiuti non autorizzata ed i due titolari verranno denunciati all'autorità giudiziaria per violazione delle norme ambientali. Un semirimorchio, con a bordo rifiuti provenienti da attività economica, è stato sequestrato perché sprovvisto di copertura assicurativa e depositato su suolo pubblico insieme ad altri rifiuti abbandonati. Anche questa ditta, con sede legale a Castelleone in provincia di Cremona, non aveva segnalato l'apertura del deposito e del ramo d'azienda nel territorio comunale di Coccaglio.

Oltre alla denuncia, a carico dei titolari è stata comminata una sanzione di 5.164 euro per omessa Scia e 866 euro per la mancanza di assicurazione del veicolo sottoposto a sequestro. L'esito del controllo ha fatto emergere diverse irregolarità che ha portato a denunciare 5 persone di cui 3 titolari d'azienda e sanzioni per circa 20.000 euro complessive.

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