Coccaglio, investe mamma e bimbo e fugge: identificato grazie ai pezzi dell’auto
Era fuggito dopo aver investito una mamma col bambino nel passeggino, ma dopo diversi giorni di indagini le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciarlo. Scoprendo tra l’altro che non aveva la patente. L’episodio che aveva dato il via alle ricerche risale alle 21 di venerdì scorso a Coccaglio. In via Viassola, una strada prossima alla campagna, una donna di 35 anni era stata investita mentre spingeva il passeggino col suo bimbo di due anni.
Entrambi erano stati coinvolti nell’incidente, ma fortunatamente il piccolo aveva subito lesioni lievi. Maggior preoccupazione avevano invece destato le condizioni della madre, che infatti si trova ancora ricoverata in terapia intensiva alla Poliambulanza: per lei la prognosi è ancora riservata, ma pare che la situazione sia in lieve miglioramento. Quando la Polizia intercomunale del Montorfano era arrivata sul posto insieme ai soccorsi, aveva scoperto che l’investitore non si era fermato. Ma il luogo poco frequentato e privo di videosorveglianza ha reso difficili le indagini, che sono partite sostanzialmente dai pezzi persi dall’auto nel momento dell’impatto: pochi elementi spezzati, ma anche il cristallo di copertura di un fendinebbia.
Da qui gli agenti guidati dal comandante Luca Leone sono riusciti a risalire al modello dell’auto e, dopo aver visionato le telecamere più vicine a via Viassola per quella fascia oraria, hanno trovato la corrispondenza con una Bmw, a cui era necessario risalire tramite la targa. Preziosa la collaborazione con i Carabinieri di Cologne. L’identificazione ha portato a Gardone Valtrompia, dove la Polizia locale è riuscita a rintracciare l’auto e il conducente, un 30enne di origini albanesi ufficialmente senza fissa dimora, ma che abita in paese.
Confrontati i pezzi mancanti dell’auto con quelli ritrovati a Coccaglio, il caso è stato chiuso. L’auto è stata posta sotto sequestro, mentre l’investitore, dopo il fermo, è stato portato in carcere con l’accusa di omissione di soccorso e fuga dopo aver cagionato sinistro stradale con lesioni gravissime con l’aggravante di non essere in possesso di patente. Ora è in carcere a Brescia in attesa del processo.
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