Cinque anni di attesa e 1,5 milioni per il trasloco dei tralicci
Il Cipe «sfratta» definitivamente i tralicci di Lovernato. La seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica di giovedì ha approvato infatti l’atteso progetto definitivo di spostamento delle linee aeree elettriche di Terna nell’ambito del collegamento autostradale Brescia-Milano.
I lavori, dal costo totale di un milione e 500mila euro, saranno a carico di Cepav, Brebemi e Terna e dovrebbero essere effettuati la prossima estate.
La notizia è stata ovviamente accolta con grande entusiasmo dal sindaco Giovanni Battista Sarnico, impegnato in prima persona in molti viaggi a Roma per seguire direttamente tutto il procedimento: «Questo è il risultato, per certi versi straordinario, dell’impegno dell’Amministrazione in questi ultimi tre anni per restituire il parco pubblico di Lovernato alla collettività - sottolinea il primo cittadino -. La risoluzione della vicenda era attesissima da tanti ospitalettesi, specie quelli che vivono nel borgo di Lovernato. Siamo davvero molto soddisfatti».
Il caso dei tralicci - ricordiamo - risale all’estate del 2012, quando la società Terna posò due elettrodotti, con tralicci alti ben 35 metri, nel parco del borgo di Lovernato. Un intervento di modifica delle linee elettriche dell’alta tensione necessario per non interferire con i vicini cantieri dell’autostrada e dall’alta velocità, ma che ha finito con l’invadere il parco e turbare la tranquilla area del borghetto ospitalettese.
Dopo un lungo braccio di ferro tra Terna e Comune (con tanto di ordinanza municipale di rimozione dei tralicci e di conseguente ricorso al Tar vinto da Terna) la situazione si è sbloccata solo lo scorso inverno grazie al progetto di collegamento tra A4 e A35. Il Comune di Ospitaletto ha legato infatti il proprio parere positivo al progetto allo spostamento dei tralicci. E il conseguente impegno di tutti i soggetti coinvolti ad assecondare le richieste del Comune ha indirizzato nella direzione auspicata da tutta Ospitaletto il piano d’intervento.
Il prossimo anno ci sarà lo spostamento dei tralicci e il parco (chiuso dal Comune nel 2013 su indicazione dell’Ats) verrà restituito alla comunità, sanando quella che per il paese era una vera e propria ferita aperta.
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