Cinquantatreenne rapinato e ridotto in fin di vita

Entra in casa, scopre i ladri, li insegue. Probabilmente una colluttazione, il volo di due metri. Macellaio lotta per la vita
Macellaio gravissimo dopo la rapina
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È successo tutto in pochi istanti. Concitati e violenti. Dopo la rapina in casa, un 53enne di Pontoglio combatte per la vita al Civile di Brescia.
 
Alle 3 della notte tra lunedì e martedì, Pietro Raccagni, di professione macellaio, rincasando nell’abitazione di via Puccini 22, ha udito strani rumori. Secondo quanto è stato possibile ricostruire in base alle prime testimonianze, ha così scoperto i ladri e iniziato ad inseguirli. I malviventi a quel punto avrebbero preso la «via bassa», decidendo di scappare dalla taverna. Per saltare poi sull’auto del 53enne.
 
Qui i frangenti più rocamboleschi e drammatici. Perché il pontogliese ha fatto di tutto per fermarli. Non è chiaro neppure agli inquirenti per il momento cosa sia effettivamente accaduto: se il macellaio sia caduto accidentalmente nella concitazione di quegli istanti mentre risaliva la rampa del garage, o se la caduta sia stata conseguenza di uno strattone ricevuto dai banditi in fuga o ancora di un colpo infertogli con qualche oggetto per farlo desistere dall'inseguimento (ipotesi che viene tuttavia ritenuta la meno probabile). Quel che è certo è che l'uomo viene rinvenuto dai vicini e quindi da personale sanitario del 118 e Carabinieri a terra, privo di sensi e con i segni di un trauma alla nuca.
 
E' stato così condotto in gravissime condizioni al Civile di Brescia, dove resta tuttora ricoverato in prognosi riservata.  
 
Nella notte e nella mattinata, investigatori della Scientifica dell'Arma al lavoro nella villetta a schiera di via Puccini per concorrere alla ricostruzione dell'accaduto e chiarire l'esatta dinamica del grave episodio.
  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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