Che fine fanno gli oggetti smarriti?

Se nessuno li reclama, si cerca di assegnarli a chi ne ha bisogno. Altrimenti vengono distrutti
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Che fine fanno gli oggetti che perdiamo? Come procedono gli enti locali in assenza di richieste di restituzione? Una recente delibera della Giunta comunale di Cologne spiega bene il meccanismo, utilizzando come esempio due oggetti di tipo diverso, ritrovati dagli operatori municipali nel 2014 e nel 2016. 

Si tratta precisamente di un seggiolino per bicicletta, utile al trasporto dei bambini sulle due ruote, e un marsupio. Oggetti poco rilevanti, si potrebbe pensare, ma il Comune ha adottato nell’aprile del 2016 un apposito regolamento per normare queste situazioni. Per diversi mesi (anzi, anni) si è proceduto con gli avvisi pubblici per chiedere se qualcuno avesse perso quegli oggetti e li reclamasse. A oltre un anno dall’ultima pubblicazione nessuno è però giunto a rivendicarne la proprietà e pertanto l’ente locale è stato autorizzato a «sbloccare» la situazione.

Così, il seggiolino è stato donato alla Caritas parrocchiale, gruppo che opera nell’ambito della solidarietà sociale, mentre il marsupio, inutile ai potenziali fini previsti dal regolamento, è stato distrutto

 

 

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