Cementificio, i bresciani vogliono poter «dire di no»

Da Iseo e Montisola arriva la richiesta di partecipare alla consultazione che si terrà ad aprile
Foto © www.giornaledibrescia.it sito della discordia. Il cementificio di Tavernola Bergamasca
Foto © www.giornaledibrescia.it sito della discordia. Il cementificio di Tavernola Bergamasca
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Due gruppi di minoranza (nella fattispecie di Iseo e Montisola), un obiettivo comune: dire la propria sul futuro del cementificio di Tavernola, anche se il Municipio della Bergamasca (per ora) frena. Iseo Civica e Insieme per Monteisola, il primo con una mozione consiliare, il secondo con un volantino, hanno deciso di scendere in campo sulla questione dell’impianto tavernolese, questione che, verso la fine di aprile, sarà oggetto di una consultazione tra i cittadini di Tavernola Bergamasca.

In particolare, Iseo Civica ha richiesto che il referendum possa essere esteso a tutti i Comuni del G16: «L’eventuale dismissione e riconversione della fabbrica interessa solo Tavernola, ma il fatto che si brucino rifiuti sul lago interessa tutti - sottolineano i consiglieri -: la popolazione del lago deve poter dire "sì" o "no" ai rifiuti nel cementificio».

Anche a Montisola il gruppo di minoranza ha sollecitato la maggioranza chiedendo quali siano le procedure avviate in merito alla situazione di Tavernola. «Ritenendo che Montisola sia una delle aree più colpite dal funzionamento del cementificio, già nel 2015 avevamo espresso sostegno alle iniziative di contrarietà del Comune di Tavernola - spiega il sindaco Fiorello Turla -: ho inoltre partecipato a tutte le assemblee pubbliche organizzate dal Comune. È necessario fare qualcosa». 

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