C’è un «rinoceronte volante» pronto a sbarcare a Monte Isola
Turisti e residenti, domenica primo ottobre tra le 11 e le 12, potranno assistere a uno spettacolo fuori-programma, tra Iseo e Monte Isola. Il transito, in cielo, di un rinoceronte «volante», appeso a testa in giù, trasportato da un elicottero e saldamente avvinto alle funi. Si tratta, naturalmente, di un simulacro a grandezza naturale del grande animale africano, opera dello scultore Stefano Bombardieri.
Performance
«Il rinoceronte volante» sarà la performance finale della rassegna «L’isola degli artisti» - dal 3 settembre al 2 ottobre - nel corso della quale sono state «ambientate» a Monte Isola, grazie alla Galleria Gare 82 di Brescia - opere dello stesso Bombardieri e dei colleghi Matthias Sieff e Johan Friso.
La performance spettacolare di domenica promette di catturare l’attenzione e l’immaginazione di tutti i presenti. L’iniziativa ha radici profonde che risalgono al 2003, quando il bracconaggio dei rinoceronti neri in Sudafrica aveva raggiunto livelli allarmanti. Diverse organizzazioni animaliste unirono le forze per combattere questa brutale pratica e per preservare la specie. L’utilizzo di elicotteri per il trasferimento dei rinoceronti in luoghi sicuri si è dimostrato essere l’unico rimedio efficace contro la minaccia dei bracconieri. Questi corni - che vengono amputati agli animali vivi, poi lasciati morire - vengono utilizzati nella medicina tradizionale asiatica come presunto rimedio - infondato - per il cancro, l’impotenza e l'influenza. Inoltre, vengono utilizzati come simbolo di status nelle famiglie benestanti o come doni per ottenere favori. Nel 1970, l’Africa ospitava circa 65.000 rinoceronti neri, ma a causa del bracconaggio, la popolazione è drasticamente diminuita. Attualmente, solo il 10% della popolazione di rinoceronti neri del paese è stata trasferita in luoghi sicuri, grazie al progetto Brrep, che ha ispirato l’artista.
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