C’è un investitore per Sassabanek: salvo il personale

Due società riunite in una Rti mettono sul piatto un progetto di ristrutturazione
Nuove possibilità si aprono per Sassabanek
Nuove possibilità si aprono per Sassabanek
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L’esplorazione sul mercato ha fruttato, la società Sassabanek Spa ha trovato un investitore privato, anzi due riuniti in Raggruppamento temporaneo d’impresa. I due soggetti proponenti sono Campeggio Bella Italia spa, società presente sul lago di Garda ed in Sardegna con numerose strutture ricettive all’aperto e alberghiere e Nulli Holding Srl con sede a Iseo. La seconda svolge attività finanziaria, immobiliare e possiede il controllo della società Campeggio del Sole. La concessione prevista ha un valore di 56 milioni, una durata di 25 anni, un canone annuo di 360mila euro e prevede una gestione unitaria di tutti gli asset.

La Rti ha presentato un progetto che contempla interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria di tutte le strutture: il lido con le piscine, il campeggio e la cascina, inoltre intende continuare la ricerca della sorgente d’acqua calda, interrotta da un paio d’anni. Non da ultimo, prevede la «clausola sociale» del riassorbimento del personale. Insomma, un vero e proprio «regalo di Santa Lucia», come l’ha definito l’amministratore unico Gabriele Maria Brenca che ha avviato l’iter esplorativo per la ricezione di proposte ad iniziativa privata in finanza di progetto.

Un plauso è arrivato anche dal Comune di Iseo che, non più tardi di due settimane fa, aveva esercitato il diritto di opzione sulle azioni a disposizione dal recesso di A2A. Oggi il comune di Iseo detiene la maggioranza azionaria con il 54,81% del capitale. Positiva anche la Provincia di Brescia, socio al 20,07% e Cogeme, socio al 1,16%, che ha definito il momento come un passaggio dallo stato magmatico ad uno scenario interessante. Proprio per questo motivo l’assemblea ha votato di non vendere le cinque mila azioni rimaste ma di opzionarle ai soci. Ora il cronoprogramma prevede la valutazione e le eventuali modifiche al progetto di fattibilità, in vista della successiva approvazione; la valutazione di pubblico interesse e la nomina del soggetto da proponente a promotore, la gara pubblica europea del project financing ed il suo sviluppo. «Il 2022 vedrà ancora una gestione “interna” per via delle tempistiche burocratiche ma può essere che i tempi vengano ridotti» ha concluso Brenca.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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