Case-roulotte: campeggiatori in marcia su Iseo

Organizzata una maxi iniziativa di protesta contro l’ultimatum fissato da Soprintendenza e Comuni sulla rimozione delle «case-roulotte»
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Una marcia su Iseo «per rivendicare il diritto a un turismo low cost». È questa la nuova mossa che i campeggiatori stanziali del Sebino hanno organizzato per domenica dalle 10, con partenza dai campeggi di Clusane, per rispondere alla presa di posizione della Soprintendenza e dei Comuni che lo scorso luglio hanno fissato un ultimatum di 90 giorni per la rimozione delle tante roulotte «fuori norma» (in alcuni campeggi l’80%) perché trasformate in piccole residenze prive delle caratteristiche di mobilità richieste dalla legge.

A pochi giorni dalla scadenza dell’ultimatum, e parallela alla raccolta firme che ha toccato quota 1.500, l’iniziativa sta prendendo corpo ora dopo ora alimentata da un fitto passaparola e da un tam-tam mediatico che viaggia veloce tra facebook, e-mail ed sms.

«L’obiettivo è sensibilizzare i sindaci del lago nei confronti di un problema che coinvolge 10mila turisti, destinato a intaccare dalla prossima estate un indotto annuo stimato in 15 milioni di euro - raccontano gli organizzatori Angelo Moretti e Franceschino Vertemati -. I danni sarebbero per tutti, per noi ma anche per i commercianti e i supermercati della zona da cui facciamo regolarmente la spesa. In questo caso crediamo che il municipio iseano potrebbe addirittura sentirsi parte lesa. Il problema infatti rischia di mettere a rischio la presenza di centinaia di persone, in particolare gli anziani che non hanno la possibilità di rimuovere ogni anno tutte le loro cose. Con questa "marcia su Iseo" - proseguono Moretti e Vertemati - chiediamo che Comuni, Provincia e Regione si adoperino per modificare la legge edilizia sui campeggi, introducendo nuove regole che riconoscano la nostra stanzialità low cost. Se invece l’idea è puntare al rinnovamento delle strutture, ricordiamo che per avere un turismo d’elite le cose da cambiare sono molte, partendo dal fatto che a metà luglio il lago viene svuotato per irrigare la campagna, e proprio davanti ai campeggi di Clusane la balneazione diventa impossibile perché le rive si trasformano in distese di alghe».

 

 

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