Casa Comune a Zone: tra un anno «Rsa leggera» con rette calmierate
Le difficoltà di accesso alle Rsa e i prezzi spesso fuori portata per i portafogli di molte famiglie, stanno spingendo politica e amministratori a cercare nuove soluzioni. A Zone l’Amministrazione Zatti, dopo 4 anni di studio, sta per concretizzare l’idea di una nuova co-residenza per anziani, denominata «Casa Comune».
La settimana scorsa, ultimato e finanziato per buona parte il progetto, si è abbattuta la vecchia scuola materna di via Valurbes liberando l’area comunale tra un anno sarà pronta la nuova struttura. Il costo è stimato in 3.371.000, lievitati di 800mila euro nell’ultimo anno per l’impennata dei costi rispetto ai 2.475.000 calcolati all’inizio. Il progetto prevede la distribuzione degli spazi su due piani, a cui si aggiunge il seminterrato. Ogni piano sarà di 500 metri quadri. Piano terra e primo piano saranno simili, pensati per poter funzionare anche indipendentemente uno dall’altro.
Ospiteranno entrambi sia la zona giorno che la zona notte, la prima con cucina, sala da pranzo e soggiorno, la seconda con sette camere e i bagni. Il seminterrato sarà dedicato a locali tecnici, magazzino e archivio. L’opera è tra le più importanti fatte a Zone negli ultimi decenni
. «Costruire una residenza per anziani bisognosi di vicinanza è sempre stato il nostro primo obiettivo - racconta il sindaco Zatti - ma avevamo necessità di portare in paese un servizio più residenziale e meno assistenziale e sanitario, perché nella nostra comunità gran parte degli anziani bisognosi di sostegno possono risolvere i loro problemi con piccoli aiuti. "Casa Comune" sarà quindi un edificio con connotati residenziali in cui personale e servizi avranno l’obiettivo di mantenere nelle persone i livelli di autonomia residui, garantendo stimoli e socialità. Restando in paese si eviterà il traumatico sradicamento - precisa il primo cittadino - visto che gli ospiti rimarranno vicini a amici e famiglie. Le rette invece saranno inferiori rispetto a una Rsa per merito dell’assistenza mirata e dei minori costi fissi».
Nel lavoro di ideazione il Comune ha agito con il supporto della Commissione sanità e politiche sociali di Regione Lombardia. La vicepresidente Simona Tironi ha ricordato come «lo sviluppo di queste strutture abbia grande valore, rispondendo alle necessità reali della società e delle famiglie».
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