Capriolo cade nel lago, Beppe e i suoi allievi lo salvano

I ragazzi erano impegnati in una lezione di kitesurf sul Sebino quando hanno notato l’animale in difficoltà
Il momento del salvataggio del capriolo
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All’inizio hanno pensato fosse un cane, caduto in acqua dalla scogliera di Predore, sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo. Avvicinandosi con l’intenzione di salvarlo, però, si sono accorti che in realtà si trattava di un giovane capriolo, un esemplare di due o tre anni al massimo considerando la dimensione ancora ridotta delle corna, che nuotava a circa 200 metri dalla riva, annaspando nelle acque del Sebino.

Così, non si sono persi d’animo e hanno dato inizio a un’operazione di recupero che è durata oltre una ventina di minuti. Protagonisti dell’avventura sono stati Beppe Bonardi, istruttore della scuola di kitesurf SebinoKiteSchool con sede a Marone, e i suoi allievi, che erano impegnati in un’uscita di allenamento, approfittando delle ottime condizioni meteo di ieri. A bordo del loro gommone, hanno così iniziato a inseguire l’ungulato, cercando di afferrarlo per le corna o almeno indurlo ad avvicinarsi alla costa.

Un’operazione che è stata molto delicata e non facile, dato che l’animale, probabilmente impaurito e disorientato, non ne voleva sapere di lasciarsi acciuffare. Dopo diverse manovre, i ragazzi sono riusciti a orientare il nuoto dell’animale verso la scogliera e lì si sono tuffati per sollevarlo dalle corna e poi spingerlo sulla terraferma. Il capriolo però scalciando si è rilasciato ricadere in acqua, riprendendo la sua disperata fuga al largo.

«Non sapevamo cosa fare - racconta Beppe - e poi ci è venuta un’idea: abbiamo deciso di affiancarlo, sempre restando a bordo del gommone, e abbiamo provato a legargli le zampe usando alcune funi che avevamo con noi. Dopo diversi tentativi siamo riusciti a bloccarlo e lo abbiamo issato sull’imbarcazione. Poi ci siamo accostati alla pista ciclopedonale che si affaccia sul lago e in tre lo abbiamo sollevato di peso». L’esemplare, sotto choc, è rimasto per qualche minuto seduto sull’asfalto e poi è corso via, probabilmente per tornare nel punto da cui era caduto.

 

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