Capitale Cultura e accessibilità: la ministra Locatelli in visita a Sale Marasino
«Brescia e Bergamo diventino modelli di accessibilità turistica». La ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli, prima rappresentante del nuovo governo in visita nel Bresciano, ribadisce il suo auspicio anche all’ingresso dell’imbarcadero di Sale Marasino, sul lago d’Iseo.
«Troppo spesso - continua Locatelli - chi ha disabilità deve scegliere dove andare in vacanza sulla base delle possibilità di spostamento. Con la Capitale italiana della cultura del 2023 abbiamo la possibilità di invertire questa tendenza».
Sul battello istituzionale che ha navigato nel Sebino, si è tenuta anche la presentazione del progetto Stai (Servizi per un Turismo Accessibile e Inclusivo), finanziato con oltre 2 milioni di euro per l’accessibilità nei territori montani e lacustri.
Il progetto
Si tratta di un progetto - viene spiegato in una nota - proposto dalla Regione Lombardia e finanziato dal ministero per le disabilità, che sarà sviluppato nelle province di Bergamo e Brescia, con particolare riferimento ai territori lacustri e montani. «Sono molto contenta di essere qui da ministro per le Disabilità dopo aver seguito personalmente come assessore regionale questo progetto che valorizza le ricchezze e le bellezze dei nostri territori e lancia un modello nuovo di turismo inclusivo con percorsi formativi e di inserimento lavorativo per le persone con disabilità - ha spiegato Locatelli -. È questa un'occasione importante, che vede protagoniste tutte le regioni, impegnate nella promozione del turismo accessibile attraverso proposte innovative e specifiche per ogni territorio».
«Entro la fine del 2023 - ha aggiunto il ministro - sono intenzionata a conoscere i progetti promossi da ogni regione per portare all'attenzione di tutti il tema dell'inclusione e dell'accessibilità universale. La piena partecipazione delle persone alla vita quotidiana, così come previsto dalla convenzione Onu e dall'Agenda 2030, passa anche attraverso il riconoscimento di percorsi di formazione e lavoro che siano accessibili a tutti, ma anche attraverso l'accessibilità universale alla comunicazione, all'informazione, alla cultura e al turismo. Promuovere queste iniziative permette di diffondere - conclude - una maggiore attenzione alla cultura dell'inclusione e, più in generale, di mettere in luce quelli che sono i bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie per dare loro risposte puntuali e adeguate».
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