Capire cosa è accaduto «sarà un lavoro lungo e complesso»
Sarà un lavoro complesso e richiederà tempo, ma nessun dettaglio sarà tralasciato per ricostruire esattamente cosa sia accaduto nella notte tra venerdì e sabato lungo i binari della Brescia-Iseo-Edolo, quando durante alcune operazioni di manutenzione un dipendente delle Ferrovienord Nicola Franchini di 34 a nni è morto ed il collega di due anni più giovane, Francesco Fusari, è rimasto gravemente ferito e ora lotta per la vita nel reparto di rianimazione dell’ospedale Civile. Mentre le Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta, nel pomeriggio di sabato si è già riunita la commissione interna di Ferrovie nord.
«Partiremo con l'analisi delle procedure sulle carta, su come si debbano eseguire in teoria e verificheremo se le persone hanno messo in campo tutte le precauzioni di sicurezza necessario per capire cosa non abbia funzionato», ha spiegato il presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli.
Preziosa in tal senso potrebbe essere la testimonianza del terzo operaio, Sperandio Barcellini, che faceva parte della squadra addetta alla manutenzione, il 58enne è rimasto solo leggermente ferito ma che è ancora sotto shock.
«Il fatto che ci fossero dei binari con un carro a distanza di qualche chilometro sono normali operazioni che si svolgono quasi quotidianam sulla rete - ha detto ancora Gibelli - quello che va chiarito è la motivazione per cui carro è stato sganciato e e se sono state rispettate norme di sicurezza».
Una tragedia che ha lasciato profondamente scossa la comunità di Iseo, divisa tra la speranza che l’operaio ferito possa riprendersi al più presto e il dolore per la perdita del giovane collega, che lascia la moglie e due figli di 4 e 6 anni. I funerali di Nicola Franchini saranno celebrati lunedì pomeriggio alle 15 nella parrocchiale.
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