Canti in arabo dalla presunta moschea, ma è solo un compleanno

Sabato pomeriggio alcuni cittadini del quartiere San Giuseppe avevano allertato le forze dell’ordine
Lo striscione comparso nelle scorse settimane e Palazzolo - © www.giornaledibrescia.it
Lo striscione comparso nelle scorse settimane e Palazzolo - © www.giornaledibrescia.it
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Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda legata alla presunta moschea abusiva.

Sabato pomeriggio alcuni cittadini del quartiere San Giuseppe, dove sorge il capannone preso in gestione da un’associazione di marocchini, hanno segnalato alle forze dell’ordine che all’interno si sentivano voci e canti in arabo e che, quindi, si supponeva che le persone riunite in quel luogo stessero pregando. Sul posto sono giunti i carabinieri di Palazzolo e gli agenti della Polizia locale, i quali hanno controllato cosa stesse succedendo.

Nella struttura, tuttavia, non si stava pregando, ma si stava svolgendo una festa di compleanno; la maggior parte delle persone erano donne insieme ai propri bambini. In ogni caso, la situazione è ben monitorata, hanno assicurato le forze dell’ordine, affinché quel luogo non sia destinato ad attività non consentite. Tra queste non figura soltanto lo svolgimento di cerimonie religiose, ma anche l’artigianato.

L’associazione «La Pace» aveva presentato in municipio una segnalazione di inizio attività dichiarando l’intenzione di avviare una produzione artigianale, in particolare di «minuteria e piccole riparazioni sartoriali» finalizzata esclusivamente all’auto-sostentamento. Il Comune però aveva risposto che in quel luogo il Pgt non consente una destinazione di quel tipo, ma solamente una residenziale. Il presunto luogo di culto non viene citato ma, come ribadito anche dal sindaco Gabriele Zanni, è fuori discussione che vi possa essere la possibilità di aggregazioni di tipo religioso in quello stabile.

 

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