Caccia alla pantera: via alla maxi battuta

Obiettivo dei ricercatori: stanare il presunto cucciolo di felino che si aggira nelle Torbiere
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Alle 8 il ritrovo, poi il briefing al centro di accoglienza, infine l'avvio della maxi battuta di caccia. Obiettivo dei ricercatori: stanare il presunto cucciolo di felino che si aggirerebbe da svariati giorni - il 31 luglio il primo avvistamento - nelle Torbiere iseane. La task force alla ricerca della pantera sarà supportata anche da un elicottero che salirà in volo in caso di avvistamento.

A colpire il massiccio impegno di uomini e mezzi: nella riserva naturale questa mattina si muoveranno una sessantina di persone tra vigili del fuoco, carabinieri, guardia forestale, polizia provinciale - dotate del fucile con munizioni a narcotico -, guardie ecologiche volontarie, soccorso alpino.

Le sei squadre pronte a scendere in azione partono tutte contemporaneamente dal centro di accoglienza: ad ognuna sono affidate due delle 12 zone, più o meno impervie, in cui il territorio dell’oasi naturalistica è stato suddiviso.

Si muoveranno con due imperativi. Il primo, il coordinamento delle squadre: il centro di accoglienza delle Torbiere diventerà una vera e propria sala operativa presieduta dai Vigili del fuoco. Il secondo, l’incolumità: sui perimetri dell’oasi sarà formato un cordone di sicurezza affinchè nessuno metta piede nella riserva.

 

Dal risultato delle ricerche dipenderà il futuro delle Torbiere, ormai chiuse da 20 giorni. 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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