Bosco Stella: finita la battaglia si pensa al futuro

Il sindaco di Brescia svela che A2A non farà ricorso al Tar. L’ipotesi di un parco
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Soddisfazione e la sensazione di aver finalmente vinto la guerra. La notizia che A2A (con l’intervento diretto del sindaco di Brescia Emilio Del Bono) non intende fare ricorso al Tar per lo stop alla discarica di Bosco Stella, distende notevolmente l’ambiente franciacortino (specie a Castegnato e Ospitaletto), dove già si inizia a ragionare sul destino dell’area dove sarebbe dovuta sorgere la discarica per «rifiuti speciali non pericolosi» proposta dalla multiutility A2A anche con la società controllata Aprica.

La sensazione che il documento di diniego al progetto emesso da Regione Lombardia il 23 dicembre fosse «solo» la penultima battaglia era stata certificata dalle successive richieste dei comitati cittadini ai vertici della politica (sindaco di Brescia in testa) di prendere posizione e stoppare un eventuale ricorso; e gli stessi comitati ora plaudono a Del Bono e alla scelta della multiutility, «c’è soddisfazione - esordisce Giuseppe Antonini del Comitato Salute e Ambiente - e vogliamo complimentarci con Del Bono, visto che ha strappato ad A2A la rinuncia al ricorso. Quando la politica si mette al servizio dei cittadini si ottengono grandi risultati e ci si risintonizza con il territorio». 
Parere condiviso da Daniele Pigoli di CivicaMente Ospitaletto: «Confidavamo nella rinuncia, adesso attendiamo che si avviino le politiche green pubblicizzate dalla multiutility».

All’idea che nell’area di Bosco Stella ci sia un cambio di destinazione (si parla di un parco o di un impianto di riscaldamento a energia termico solare, sulla scorta di quanto già fatto a Varese) apre le porte il sindaco di Castegnato.
«Noi siamo aperti a queste soluzioni sostenibili - sottolinea Gianluca Cominassi -, e saremo felici di discuterne». Silvio Parzanini di Legambiente spinge invece per la realizzazione di un parco «puro» in quel sito: «Stante le drammatiche condizioni dell’aria della zona sarebbe necessaria una grande opera di riforestazione di quest’area, trasformandola in un parco con tutti i vincoli utili per fare in modo che il rischio discarica venga definitivamente debellato».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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