Bomba inesplosa, 12mila persone coinvolte dall'evacuazione
Quasi dodicimila persone coinvolte in quella che si profila come la più grande evacuazione di massa del Bresciano. È quella che domenica prossima, 16 giugno, sarà imposta dalle operazioni di disinnesco e brillamento di una bomba america della Seconda Guerra Mondiale rinvenuta casualmente nei campi a ridosso della Provinciale 17, a Zocco di Adro, lo scorso aprile.
Un ordigno rimasto sepolto per 75 anni e destinato in origina con ogni probabilità alla vicina autostrada, tornato ora a far paura. Tanto più che le sue 100 libbre (circa 45 kg) di esplosivo giacciono ancora all’interno della ogiva di metallo, infilatasi di punta nel terreno e non esplosa verosimilmente per un malfunzionamento dell’innesco a percussione.
Aspetto che rende ancora più delicate le operazioni affidate agli artificieri del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona (già intervenuti numerose volte per analoghe situazioni nel Bresciano), che richiederanno circa 4 ore di tempo e imporranno misure di sicurezza imponenti. Con tanto di voli in arrivo sospesi a Orio al Serio, autostrada chiusa al transito e vie totalmente impraticabili. Ma vediamo nel dettaglio.
ZONA ROSSA E ZONA GIALLA
L’area compresa in un raggio di poco più di 2 chilometri sarà deserta domenica tra le 8 e le 16 (salvo conclusione anticipata delle operazioni). Due le fasce concentriche in cui è stata suddivisa la zona, in base alle restrizioni previste. Quella più a ridosso del punto di rinvenimento dell’ordigno – che sarà fatto brillare sul posto – è stata denominata zona rossa e ha un raggio di 800 metri e che sarà totalmente off limits. All’interno di questa, in altre parole, non potrà restare anima viva: circa 1.200 residenti saranno fatti allontanare prima delle 8 e potranno far ritorno alle loro case solo dopo la conclusione delle operazioni. Ricade nella zona rossa l’abitato di Zocco, compreso fra i comuni di Erbusco ed Adro.
La zona gialla, invece, si estende al di là della zona rossa fino a 2.079 metri dal punto in cui giace la bomba. Interessa gli abitati di Adro, Erbusco, Palazzolo, Cologne e Capriolo e un totale di circa 10mila residenti che dovranno scegliere: o restare chiusi in casa senza possibilità di mettere piede in strada (ma neppure in giardino o sul balcone) dalle 8 alle 16, oppure allontanarsi all’alba al pari dei residenti della zona rossa. Per tutti saranno attivati due distinti centri di accoglienza.
LE STRADE CHIUSE
Le operazioni imporranno la chiusura al traffico pedonale, ciclabile e veicolare in genere di tutte le strade comunali ricadenti nel perimetro della zona gialla, comprese le Strade provinciali 12, 17, 70 e 469. Chiusa anche l’autostrada A4: allo stato la prescrizione vale dal casello di Brescia Ovest (per chi viaggia verso Milano) e da quello di Seriate (per chi è diretto verso Venezia), ma le valutazioni della Polstrada delle prossime ore potrebbero ridimensionare la tratta inagibile dalle 8 alle 16.
DIVIETO DI SORVOLO
Anche in cielo, il transito degli aerei sarà soggetto a limitazioni. Divieto totale di sorvolo in base alle disposizioni che saranno emesse da Aeronautica Militare e Enac, con la contestuale variazione del corridoio di atterraggio, in particolare, per i voli in arrivo ad Orio al Serio tra le 10.30 e le 12.30/13 circa. Nessuna ripercussione diretta, però, per i passeggeri, assicurano da Sacbo, la società di gestione dello scalo di Bergamo. Meglio in ogni caso, verificare le indicazioni sul sito di Sacbo e del proprio vettore se si è in procinto di partire domenica.
Tutti i dettagli dell’operazione sull’edizione del GdB in edicola domani, 12 giugno, scaricabile anche in formato digitale (dopo le ore 3 di mattina)
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