Bocconi sospetti contro i cani della Protezione civile: parco chiuso e denuncia
Una decina di bocconi sospetti disseminati nel parco di Lovernato, dove si addestrano i cani dell’Unità cinofila della Protezione civile. È la notizia allarmante che giunge da Ospitaletto, dove addirittura si ventila l’ipotesi di un attacco diretto, vile e vergognoso, ai volontari dell’impegnatissima Protezione civile del Comune alle porte della Franciacorta.
Il ritrovamento è avvenuto mercoledì sera, quando i volontari cinofili si sono radunati come d’abitudine per addestrare i cani che vengono poi impiegati nella ricerca dei dispersi. Fortunatamente nessuno dei cani è stato male a causa delle esche (ancora in fase di controllo in laboratorio), anche grazie al pronto intervento dei volontari.
Due cani, Anya e Celine, hanno infatti ingerito le polpette, ma una rapida manovra di rigurgito con l’acqua ossigenata, eseguita appunto dai volontari con grande prontezza, ha consentito agli animali di liberarsene, scongiurando una possibile conclusione ben peggiore. I bocconi sono stati trovati all’interno dei recinti posti nel parco (che comprende anche un’area sgambamento per i cani dei cittadini e un parco giochi) e nel campo macerie, circostanze che andrebbero a confermare l’ipotesi dell’attacco, davvero incomprensibile, ai cani del gruppo di volontari.
La reazione
«Si tratta di un gesto meschino – commenta laconico Davide Salvi, caposquadra dell’Unità cinofila -. I ragazzi sono stati molto bravi e rapidi nell’intervento. Ora attendiamo l’esito delle analisi sulle esche, ma c’è preoccupazione per un gesto vigliacco, al quale non riusciamo a dare spiegazioni visto che i nostri volontari e i nostri cani fanno solo del bene».
Tornando alla sera di mercoledì, uno dei volontari ha notato che il suo pastore tedesco stava annusando una polpetta. Subito è scattato l’allarme, con le manovre sui cani. È seguita la denuncia ai carabinieri, che hanno attivato l’Ats.
Ora, come detto, si attendono i risultati delle analisi sulle esche e si analizzano le riprese delle telecamere della zona per identificare chi possa averle disseminate. Il parco, al momento, è interdetto al pubblico. Se le analisi confermeranno la presenza di elementi tossici nei bocconi che vi sono stati trovati, la Polizia provinciale procederà con la bonifica.
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