Barriere anti- terrorismo nel posto dei disabili

Barriere anti-terrorismo nelle principali piazze italiane (in quelle più glamour, leggi Milano, ne sono arrivate pure versioni in tinta oro platino), sulle passeggiate più calpestate del Belpaese e, per venire a casa nostra, anche sui lungolago più gettonati dai turisti.

Immagini con cui, dopo i fatti di cronaca di Barcellona, tutti in Italia si sono abituati a fare i conti.

Però, c'è un però, mai si erano viste (almeno finora) barriere anti-terrorismo posizionate nel bel mezzo dei posteggi per disabili.

Per assistere allo spettacolo (si fa per dire) basta fare un salto a Paratico, zona ponte: in via XXIV Maggio ecco che una delle fioriere appena acquistate dall'Amministrazione comunale a tutela del lungolago è finita, difficile capire come e perché, nello stallo - l'unico, per la verità - a disposizione delle persone diversamente abili.

Un rebus che dura da giorni e che ha sollevato parecchi interrogativi fra i cittadini, increduli. Le reazioni. «È un fotomontaggio?» si è chiesto qualcuno vedendo la foto sui social network. «Collocarla un paio di metri più in là no?» ha commentato qualcun altro. A rincarare la dose ci hanno pensato i rappresentanti delle minoranze consiliari: «Non ci interessa chi ha posizionato la fioriera - dice Tiberio Boni di Paratico Libera - se i dipendenti del Comune o un'impresa terza.

Ci interessa invece capire come mai nessuno abbia mosso un dito per spostarla». «Se non ci fosse da piangere - gli fa eco Giuseppe Franzoni di Impegno per Paratico - potremmo riderci su. Solo qualche anno fa in quello stesso posteggio i rovi avevano coperto il cartello che indicava lo stallo per disabili e tutti ci parcheggiavano. Oggi, addirittura, ci posizionano una fioriera».

L’assessore ai Lavori pubblici Gianbattista Ministrini risponde: «La barriera è stata posizionata lì dalla ditta incaricata e, a dirla tutta, il posteggio per i disabili non è nemmeno del tutto ostruito: le auto ci stanno comunque, al massimo escono un po’ dalle strisce. Faremo comunque in modo di ridisegnare lo stallo in un altro angolo della piazzetta il prima possibile».