Avvelenati e uccisi i due cani della chef Nadia Vicenzi
Le minacce erano arrivate nei mesi scorsi, dure, spaventose: «Uccideremo i vostri cani, col badile o con le polpette avvelenate». Alla fine i criminali sono passati dalle parole ai fatti, ammazzando i due cani di razza Corso, Bella di sette anni e la sua cucciola Zoe di due anni e mezzo, della chef e ristoratrice Nadia Vincenzi.
Tutto è accaduto due giorni fa a Cazzago San Martino dove la donna, che ha da poco aperto il suo nuovo ristorante a Clusane dopo la chiusura dello storico locale di Erbusco, vive con la figlia Emanuela, la nipote 19enne Asia e l'altra nipotina Sofia di nove anni.
A trovare i cani, uno già morto e l’altro rantolante e deceduto poco dopo, sarebbe stata la piccola nipotina: gli esami avrebbero accertato la presenza di veleno, somministrato attraverso delle polpette di carne trita.
Nadia Vincenzi e la figlia si sono rivolte all'avvocato romano Giada Bernardi, presidente della Onlus «Zampe che danno una mano» e fondatrice dello Studio Legale GiustiziAnimale: è stata presentata una denuncia per «minacce, maltrattamenti e uccisione di animali con l'aggravante dei futili motivi».
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