Arrestati i furbetti del... camerino: volevano fare il bis
Pizzicati a dieci giorni dal primo furto, mentre cercano di fare il bis. Nello stesso negozio, con lo stesso modus operandi. Succede a Rovato, nel cuore del centro storico, da Valtellini Abbigliamento.
Grazie alla perspicacia dei titolari, alla prontezza delle forze dell’ordine - e all’aiuto delle telecamere -, il colpo non è però riuscito. I Carabinieri hanno arrestato così una coppia di peruviani, ufficialmente senza fissa dimora ma domiciliati nel Milanese. I due, il 3 agosto, sono entrati nel negozio fondato nel 1983 da Lucia Valtellini Corbetta, ancora oggi dietro il bancone di corso Bonomelli con la figlia, Maddalena, presidentessa dell'associazione «Le vie di Rovato». «La coppia - racconta Maddalena - è entrata in negozio, provando diversi capi e uscendo poi senza acquistare nulla. Il giorno dopo, però, mi sono accorta che mancavano alcuni sciarpe e camicie, per un valore di circa 500 euro. Controllando le telecamere interne si vede il signore entrare con alcuni oggetti nel camerino, dove la sua compagna stava provando dei vestiti». Finti clienti. Dentro il camerino, sciarpe e camicie finiscono nella borsa della donna, prima che la coppia si allontani. Da qui la denuncia ai Carabinieri di Rovato, che hanno l’intuizione giusta: chiedere ai colleghi della Polizia locale i filmati della telecamera posta sull’acquedotto comunale, a un centinaio di metri di distanza. I militari fanno subito centro: nelle immagini si vedono i due in un’autovettura, parcheggiata in piazza Garibaldi. Attraverso la targa gli uomini dell’Arma risalgono all'identità. L’auto, infatti, era intestata alla donna, che circolava nonostante il ritiro della patente. Ieri mattina l’epilogo a sorpresa: «I due - spiega ancora Maddalena Corbetta - sono rientrati in negozio, iniziando la stessa sceneggiata della volta precedente». Diverso, però, il finale: la chiamata alle forze dell’ordine, l’arrivo di una pattuglia della Polizia locale, il trasferimento alla caserma dei Carabinieri e il riconoscimento, effettuato dalla stessa commessa di «Valtellini». Ora la coppia è trattenuta nella caserma di via Cesaresco, in attesa del processo per direttissima. Alle loro spalle, una corposa serie di precedenti, sempre per furti analoghi, sparsi un po’ in tutta la Lombardia.
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