Armi in garage: scarcerati di nuovo i fratelli Sallaku

Dopo il Gip oggi il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare. «Ora basta», tuona l’ex patron del Darfo Gezim Sallaku
SCARCERATI I SALLAKU
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Sono tornati liberi. Esattamente come due mesi fa. Allora fu il gip a riaprire in uscita le porte del carcere, oggi è il tribunale del Riesame che ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare con la quel erano finiti in cella cinque fratelli Sallaku, tra cui l’ex patron del darfo calcio Gezim, e ai domicliari le mogli di due dei compjnentid della famiglia albanese residente da anni a Sale Marasino.

Proprio nella casa che si affaccia sul lago di Iseo a novembre scorso i carabineiri avevano trovate tre armi nascoste in un buco nel muro del garage comune. Tutti gli uomini della famiglia vennero arrestati, ma poi rimessi in libertà perchè uno, Saimir, si assunse la piena rsponsbailityà. La Procura dispose quindi nuove indagini a gennaio con il pm Paolo Savio che chiese e ottenne il nuovo arresto per lo stesso reato: detenzione illegale di armi.

«Quel buco non c'era nel muro in una precedente perquisizone», la tesi della Proucra, impugnata dall’avvocato Gianbattista Scalvi, legale dei Sallaku, davanti al Riesame. Che oggi ha depositato la sua decisone. Ordinanza annullata e tutti liberi, tranne chi, come Saimir e Taulat sono in cella per altri motivi. «Ora basta - tuona l’ex patron del Darfo Gezim Sallaku - Siamo davanti ad persecuzione personale. Per due volte abbiamo dimostrato di essere estranei alle accuse»

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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