Area feste di Adro, Lancini favorì «gli amici degli amici»
Sessantatré pagine per ribadire che l’area feste di Adro è stata realizzata attraverso «lavori affidati a ditte selezionate dal sindaco senza che venisse adottato alcun criterio di maggior economicità per l’Amministrazione». E ancora, «ci sono stati accordi clandestini volti ad eludere lo svolgimento della gara».
90 giorni dopo.
Lo scrivono i giudici Maria Chiara Minazzato e Ezia Gardoni nelle motivazioni della sentenza nei confronti di Oscar Lancini e la sua Giunta leghista finiti a processo, dopo l’arresto nel 2013, per aver favorito «gli amici degli amici». Quelle aziende che hanno costruito un’opera, l’area feste appunto, che «il Comune non avrebbe potuto autonomamente finanziare siccome non inserita nel piano triennale».
Lancini, oggi vicesindaco del paese rimasto a guida Lega, lo scorso 27 gennaio era stato condannato a tre anni di reclusione per turbarta libertà degli appalti.
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