«Area ex Ercos: si attende la bonifica da oltre vent’anni»
Ancora un’iniziativa relativa all’area ex Ercos da parte di Europa Verde - Verdi Brescia, tra nuove accuse di immobilismo rivolte al Comune di Monticelli (con il sindaco che le ha respinte duramente) e il coinvolgimento sul tema del Ministero della Transizione ecologica. Il partito verde è intervenuto nuovamente sulla situazione dell’area da 20mila metri quadri di via IV novembre in cui sino alla fine degli anni ‘90 sorgeva l’azienda Ercos.
«Sull’area, un sito inquinato da manganese e cloruro di vinile, si attende una bonifica da 22 anni, ma, ad oggi, nulla è cambiato - sottolinea Salvatore Fierro, portavoce di Europa Verde - Verdi di Brescia -. La Provincia, che ha competenza ambientale, ha già espresso in modo chiaro il suo verdetto, e l’Amministrazione comunale ora deve agire, perché bisogna chiudere subito il rubinetto dell’inquinamento.
Il nostro obiettivo è quello che si passi dalle parole ai fatti con provvedimenti urgenti a tutela della salute dei cittadini. Nei prossimi giorni - conclude Fierro - incontreremo l’onorevole Devis Dori di Europa Verde per chiedere che venga fatta un’interrogazione al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani su questa triste vicenda. Vogliamo che vada applicato quel sano principio del “chi inquina deve pagare” e che possa partire immediatamente la bonifica».
Replica
La Provincia, come detto da Fierro, ha già indicato l’azienda ritenuta responsabile dell’inquinamento, un atto seguito dalla firma di un’ordinanza per la rimozione dei rifiuti da parte del sindaco Paolo Musatti. Atti e ordinanze impugnati dall’azienda. Con conseguente allungamento dei tempi per la messa in sicurezza del sito. Sulle accuse di Fierro è intervenuto il primo cittadino: «Mi pare vi siano continui attacchi strumentali, che non sono basati sui fatti - contrattacca Musatti -. Ci siamo mossi adottando azioni, così come gli altri enti preposti, in base alle nostre competenze.
Mi pare che mai come ora ci si stia avvicinando a una soluzione del problema, ma c’è da attendere la chiusura degli iter procedurali. Nel frattempo continua il monitoraggio del sito. Invito inoltre chi vuole strumentalizzare ad informarsi meglio, visto che sul nostro sito sono pubblicati gli atti e mai mi sono rifiutato di incontrare chi volesse informazioni più precise».
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