Aperto un fascicolo sull’incendio nello studio dentistico
Il giorno dopo la paura non è passata. «Ho trascorso la notte con il telefono in mano ad aspettare notizie dall’ospedale. I due colleghi sarebbero fuori pericolo», racconta Giovanni Buffoli, titolare dello studio dentistico di Ospitaletto dove martedì nel tardo pomeriggio si è sviluppato un principio di incendio mentre sulla poltrona c’era una paziente di 14 anni che ha riportato ferite lievi.
Più gravi le conseguenze per un odontoiatra di 44 anni, trasportato al centro grandi ustionati del Gaslini di Genova, e per l’assistente, ricoverata al Niguarda di Milano. Il primo con ustioni di secondo e terzo grado sul 50% del corpo, mentre è meno complessa la situazione della donna, 40 anni, raggiunta dalle fiamme sulle braccia e al volto.
Il pm Teodoro Catananti ha aperto un’inchiesta per capire cosa sia accaduto. «Stiamo tentando di capirlo anche noi», spiega il titolare dello studio dentistico. Non ci sarebbero stati scoppi, ma la fiamma del becco bunsen utilizzato per scaldare gli strumenti sarebbe entrata in contatto con una bottiglia di alcol che si è rotta nell’occasione. Il liquido è finito sul camice del dentista, letteralmente investito dal fuoco.
«Se avesse avuto la classica casacca utilizzata da noi odontoiatri probabilmente sarebbe riuscito a togliersela», sostiene Buffoli. Il dentista 44enne indossava invece il camice obbligatorio da quando è iniziata la pandemia, che si è incollato al corpo. Lo studio - dove non erano presenti bombole di gas e nemmeno di ossigeno - è regolarmente agibile ed è stata posta sotto sequestro esclusivamente la stanza dov’è avvenuto il principio di incendio.
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