Antenna Iliad di Capo Rovato, volantinaggio e lettera alla Sorpintendenza

L’opposizione consiliare di RovatoW promuove per oggi la distribuzione di materiale informativo insieme al neonato comitato di cittadini
L’antenna al centro dell’attacco dell’opposizione - © www.giornaledibrescia.it
L’antenna al centro dell’attacco dell’opposizione - © www.giornaledibrescia.it
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Partita chiusa per l’antenna Iliad di Capo Rovato? «No, grazie. L’opera non s’ha da fare». Pochi giorni fa l’incontro tra alcuni residenti di via Padre Luigi Corsini e i funzionari della Amministrazione comunale sembrava avere chiuso la strada allo stop per la Srb (Stazione radio base), che la compagnia telefonica sta realizzando in un terreno privato a Capo Rovato, una porzione inedificata stretta tra le abitazioni e la vicina chiesa del Patrocinio della Madonna, simbolo del quartiere addossato al Monte Orfano.

A riaprire la vicenda è l’opposizione consiliare di RovatoW, che annuncia per oggi un volantinaggio, assieme al neonato «Comitato spontaneo cittadini Capo Rovato». L’obiettivo è «contarci e farci sentire prima che l’opera sia terminata; poi ci sarà il tempo per altre azioni, compreso valutare un possibile ricorso al Tar». Per ora RovatoW, rappresentata in Consiglio da Renato Bonassi e Andrea Giliberto, ha inviato una segnalazione urgente alla Soprintendenza. «Sono iniziati – si legge nel testo - i lavori per l’installazione di una torre telefonica in acciaio di 34 metri di altezza per la quale la Commissione comunale per il paesaggio ha espresso parere favorevole pur a fronte di una valutazione di impatto paesistico che minimizza grandemente il possibile effetto sul territorio».

RovatoW segnala poi la perforazione «di muro in sassi e ciottoli che delimitava (e delimita) l’antica carraia, per creare il collegamento dell’impianto elettrico della struttura telefonica con il contatore». Sul fronte politico, i due chiamano poi in causa maggioranza e Comune: «La realizzazione di un’opera così alta – è pari a un palazzo di 10 piani - e impattante non ha trovato alcuna opposizione o rilievo né da parte degli uffici comunali né da parte di qualche membro della maggioranza. Non una voce contraria, sindaco, consiglieri, assessori e Commissione per il paesaggio, tutti zitti. In realtà, si sarebbe potuto fare molto ma la sensazione è che invece al Comune vada bene così».

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