Animali selvatici salvati dalla Provinciale

A Iseo salvato un «pulcino» di gheppio, ad Agnosine cinque piccoli ricci
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Tutta colpa di questo caldo improvviso, di questa estate arrivata dirompente dopo mesi di freddo, in cui i pulcini e i cuccioli di animali selvatici, restavano volentieri nella tana e nel nido. In quest’ultima settimana le richieste di recupero di bestiole arrivate agli agenti della Polizia provinciale, Nucleo ittico venatorio, si sono letteralmente decuplicate.

C’è chi contatta la centrale operativa di via Romiglia, o chi, conoscendo direttamente gli uomini che si occupano di questo settore particolare, li chiamano sui loro cellulari. Fatto sta che sono diverse decine gli animali che sono stati «salvati» da morte certa perchè troppo piccoli, e portati poi al Cras (centro di recupero animali selvatici) di Valpredina, nella Bergamasca.

È il caso del «pullus» di gheppio, ovvero di piccolo con ancora le piume e ancora senza penne, trovato da due ragazze russe a Iseo, o dei cinque ricci di poche settimane di vita, trovati ad Agnosine da un giovane e dai suoi genitori. Piccoli usciti dalle tane o dai nidi perchè alla ricerca di un po’ di fresco.

Gli agenti della Provinciale, nonostante il notevole impegno che questa attività comporta per tutti loro, ringraziano i cittadini che - per salvare gli animali in difficoltà - non esitano a chiedere il loro aiuto. dz

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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