Anche Rovato vuole diventare «città»

Approvata una delibera per avere la «corona». Il sindaco: «Siamo punto di riferimento per tutta l’area della Franciacorta»
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Al lavoro per diventare città. La Giunta del sindaco Roberta Martinelli ha adottato nei giorni scorsi un’apposita delibera. Oggetto: «Proporre istanza di concessione del titolo di "Città" per il Comune di Rovato alla Presidenza della Repubblica, tramite il Ministero dell’Interno».

La delibera, approvata all’unanimità dalla Giunta, è corroborata da una relazione di 22 pagine con cui si evidenzia come Rovato «possieda i requisiti di tradizioni e storia, edifici e memorie di grande interesse e inoltre rivesta, attualmente, importanza nel tessuto economico e sociale dovuta alla sua strategica collocazione nel cuore della Franciacorta».

Il titolo onorifico di «città», va detto, non comporta particolari vantaggi di carattere economico per le finanze comunali. All’atto pratico, l’unica differenza sarebbe nella cartellonistica stradale: agli ingressi della cittadina verrebbero infatti apposti nuovi cartelli recanti, per l’appunto, la dicitura «Città di Rovato».

Se dovesse arrivare il via libera, Rovato sarebbe il tredicesimo Comune bresciano a potersi fregiare del titolo. Oltre, ovviamente, al capoluogo, Brescia, città dal 1815, gli altri territori comunali «coronati» sono Travagliato (dal 2001), Salò (dal 1860), Palazzolo sull’Oglio (dal 1954), Montichiari (dal 1991), Manerbio (dal 1997), Lonato del Garda (dal 1996), Ghedi e Gardone Valtrompia (in coppia, dal 2001), Desenzano del Garda (dal 1959), Darfo Boario Terme (dal 1968) e Chiari (dal 1862).

 

 

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