Alla Santissima si coltiva l'aglio delle streghe
Aglio delle streghe e scaccia spiriti alla Santissima. Lo sta coltivando il Comune di Gussago in un «Giardino dei semplici» curato dal botanico Alfredo Boroni e dal giornalista e critico d’arte Maurizio Bernardelli Curuz, all’esterno dell’ex convento domenicano.
Perchè aglio delle streghe?
Perchè proprio sul colle Barbisone nel 1518 si è svolta una parte del processo inquisitorio a carico di una donna di Nave accusata di stregoneria. Da alcuni scritti e testimonianze emerge infatti la stravaganza di questa «strega» dedita alla magia, che utilizzava proprio l’aglio per medicamenti e cataplasmi.
L’aglio infatti è un forte antisettico e antibatterico. Da qui l’idea di tornare a coltivare questa pianta proprio alla Santissima insieme ad alloro e querce, piante che compaiono anche nello stemma del Comune di Gussago.
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