Al Museo d’Arte Orientale di Coccaglio una mostra per Eva Dea, artista dai tanti volti
Al Museo d’Arte Orientale di Coccaglio è stata inaugurata - e durerà fino al 6 ottobre - la mostra speciale intitolata «Eva Dea: La donna dai più volti».
L’esposizione propone un’immersione nel mondo della pittrice, cantante, musicista, benefattrice e conservatrice nata in Valtellina nel 1888 e scomparsa a Coccaglio (dove viveva perché moglie di Cesare Mazzocchi) nel 1959. Fu una delle rare pittrici del giapponismo italiano. Allieva di Emilio Borsa (il cui maestro era stato Hayez), Eva Dea ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del paese e nella Collezione Mazzocchi.
La mostra è prodotta dall’associazione Mnemosyne, promossa da Le Macchine Effimere, e patrocinata dal Comune di Coccaglio e dal Consolato Generale del Giappone a Milano. Ideata dal direttore del Museo Paolo Linetti e curata da Gaia Poinelli, propone disegni, dipinti, spartiti, fotografie e lettere, tra cui anche opere inedite. L’evento, presentato dalla presidente della Fondazione Mazzocchi, Cristina Capitanio e dall’assessora alla Cultura, Silvia Borra, è frutto di anni di ricerche.
Il percorso è suddiviso in sezioni tematiche: «L’amore per l’arte orientale» espone le influenze artistiche di Eva Dea; «La prima conservatrice» mette in luce il ruolo pionieristico del Museo Mazzocchi; «L’eredità pittorica» mostra dipinti realizzati da lei stessa; «La trasmissione del sapere» riporta la corrispondenza con l’amica e cantante Norina del Teatro alla Scala; «Il mondo della musica» mette in luce la carriera di Eva Dea come cantante e i suoi contatti con Veneziani e Toscanini; «Il legame con Coccaglio» evidenzia l’affetto per il paese attraverso i disegni per il monumento a Luca Marenzio.
L’ingresso al museo - chiuso solo il lunedì - costa 5 euro intero e 3 euro ridotto. Informazioni sulla pagina Instagram: @museo_arte_orientale_mazzocchi.
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