Al cimitero di Rovato una cappella da 850mila euro: è bagarre
Luce verde dalla Soprintendenza. La maxi-cappella al centro del cimitero Vantiniano di Rovato si farà. L’annuncio del Comune, arrivato giusto a poche ore dal 2 novembre, giorno della commemorazione delle persone defunte, anticipa quello che accadrà nelle prossime settimane.
L’intervento - stimato in circa 850mila euro - andrà infatti ad appalto, con l’obiettivo di iniziare i lavori quanto prima: «Il bando dovrebbe chiudere - spiega il sindaco di Rovato, Tiziano Belotti - entro la fine dell’anno, in modo che i lavori possano iniziare in primavera e concludersi, speriamo, entro il 2024».
L’ok della Soprintendenza è arrivato sulla scorta di un progetto che, nelle sulle linee guide, risale a quasi due secoli fa. «La cappella - aggiunge infatti Belotti - era già stata ipotizzata al momento della realizzazione del camposanto dall’architetto Rodolfo Vantini, progettista anche della nostra bellissima piazza Cavour. L’opera era rimasta però irrealizzata». Il progetto, di impianto neoclassico, prevede la realizzazione della cappella all’altezza degli ossari interrati, proprio al centro del Vantiniano, con un porticato di ingresso e uno spazio coperto dove verranno collocate alcune sedute e l’altare per le celebrazioni religiose. I fondi necessari per l’opera arrivano dalle casse comunali. Più nel dettaglio, si tratta di oltre un terzo dei proventi ricavati dalla recente vendita della farmacia comunale di viale Cesare Battisti.
Una scelta, quella dell’Amministrazione, che non va giù alle opposizioni. Per Renato Bonassi e Andrea Giliberto, di RovatoW, «anche da cristiani, praticanti e non, davvero non riusciamo ad accettare che si utilizzino parte dei soldi della vendita della farmacia comunale per la realizzazione di una struttura al cimitero impropriamente e in modo fuorviante denominata “cappella” o “chiesetta“, dal costo di 6mila euro al metro quadro. Non si capisce cosa sia, visto che non potrà essere un luogo religioso, essendo finanziato dal Comune, il cui compito non è quello di costruire chiese».
Duro anche l’affondo frimato Valentina Remonato, di Rovato 2020, che parla senza mezzi termini di «scelta inconcepibile, per una cappella dallo stile architettonico imponente e lugubre. L’Amministrazione comunale guidata da Belotti si dimostra incapace di analizzare e comprendere il contesto attuale e di progettare un futuro di benessere economico e sociale per la nostra comunità».
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