Aerei per trovare le perdite: così l’acqua basterà per Montisola

Acque Bresciane conferma che i 40 litri al secondo prodotti dai pozzi possono soddisfare il fabbisogno
La base per installare la tubatura sarà a Montecolino, già cantiere di The Floating Piers - © www.giornaledibrescia.it
La base per installare la tubatura sarà a Montecolino, già cantiere di The Floating Piers - © www.giornaledibrescia.it
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Tre anni di monitoraggio, dal 2015 al 2018, hanno permesso ad Acque Bresciane di valutare il bilancio idrico di Sulzano, rivelatosi idoneo a poter donare acqua a Monte Isola.

«Sulzano, con due pozzi, quello nuovo e la sorgente Santa Caterina, è ricco di acqua di ottima qualità ed ha una disponibilità di 40 litri al secondo - ha spiegato Mauro Olivieri, direttore tecnico di Acque Bresciane, durante l’assemblea pubblica svoltasi lunedì -. Sul territorio ne vengono utilizzati 16 litri al secondo, di cui sei vengono bevuti e dieci vengono dispersi per perdite della rete; Monte Isola ne richiede dieci: quindi c’è disponibilità di acqua anche nei momenti di maggior utilizzo. Nel caso la richiesta fosse in eccesso, a Monte Isola verrebbe azionata la presa a lago, quella ora in funzione e che continuerà ad essere disponibile per le emergenze».

L’Amministrazione comunale e la cittadinanza sulzanese hanno chiesto «garanzie» affinchè il progetto rivolto sull’isola non crei problemi alla terraferma. Per ottenere le condizioni ottimali alla realizzazione del progetto, giunto ora alla fase definitiva ed alle autorizzazioni, la società che gestisce il servizio idrico investirà nella rete di Sulzano un milione e duecento mila euro.

«Oltre all’ampliamento dei serbatoi, da quelli collinari di Martignago, Predappio, Fontana e Vallevento ed al rifacimento della dorsale del Dosso, attuata proprio per una maggior captazione d’acqua dal pozzo, ci saranno interventi mirati alla riduzione della dispersione idrica - ha continuato Olivieri -, già cominciati nel 2016, soprattutto nelle zone del centro di Sulzano. Per individuare al meglio le perdite sarà utilizzata la tecnologia satellitare e tramite aerei che fotograferanno da vicino i ristagni d’acqua sottoterra».

La condotta che porterà acqua a Monte Isola partirà dal pozzo nuovo, quello situato vicino alla stazione ferroviaria. Non ci sarà alcun disagio né impatto per Sulzano visto che fino al lago si tratterà di tubi interrati come nella normale rete idrica; dalla sponda partiranno millecento metri di tubi in acciaio di 150 millimetri di diametro che raggiungeranno Monte Isola, a Peschiera, dove c’è la presa a lago. Dejà-vù.

Una curiosità sul montaggio è quella che il cantiere di assemblaggio sarà lo stesso che ha permesso l’allestimento di The Floating Piers, e cioè l’area di Montecolino, a Pilzone di Iseo. Da qui i tubi in verghe da cento metri saranno trasportati, galleggiando, fino a Sulzano dove verranno poi calati sul fondo, a cento metri di profondità. «Sarà un lavoro difficile, per la scarsa disponibilità dei mezzi di trasporto e per la collocazione dei tubi sul fondo, uno dei primi lavori subacquei lacuali che non ha precedenti - ha commentato Olivieri -. Ma, visti anche gli interventi a monte, ci sarà acqua a sufficienza per tutti».

 

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