A Pisogne un Romanino 4.0 nel museo immersivo

Nell’ex asilo prende forma il progetto d un'esposizione speciale: dalla Regione 90mila euro
Un affresco del Romanino a Santa Maria della Neve
Un affresco del Romanino a Santa Maria della Neve
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A cavallo tra il Quattro e il Cinquecento si chiamava Girolamo Romanino. Oggi, nell’epoca dell’innovazione, il suo nome è diventato, più modernamente, «Romanix». Il grande pittore, che ha lasciato testimonianze di sé in diverse chiese, tra cui quella di Santa Maria della Neve a Pisogne, rivivrà nel 2022 nel museo interattivo Romanix (sottotitolo Romanino in punta di pennello), che l’Amministrazione di Pisogne allestirà negli spazi dell’ex asilo statale, chiuso da tempo.

Grazie a un finanziamento sui Piani integrati della cultura della Regione, di cui l’Amministrazione pisognese è capofila sul Sebino, sarà realizzato un infopoint e, nella grande sala alle spalle, ci sarà uno spazio multifunzionale che potrà essere utilizzato per una esperienza immersiva nella vita del Romanino. Con i 90mila euro regionali sarà sistemato l’edificio dal punto di vista energetico, con rifacimento del tetto e del cappotto, la posa di serramenti, pavimenti e impianti, la creazione dei bagni e la disposizione interna degli spazi. Infine sarà allestito l’infopoint e preparata la sala da oltre duecento metri quadri.

I fondi non bastano però per garantire l’intero assetto multimediale, con l’esperienza immersiva nella vita e nella storia del Romanino, il percorso sensoriale per entrare nelle sue opere e capire come sono state realizzate, anche attraverso l’uso di specchi e video.

L’Amministrazione comunale conta di completare il progetto, steso dall’architetto Mauro Fontana, con un altro finanziamento, magari a valere sul dossier Brescia Bergamo Capitali della cultura. «L’ex asilo è in posizione strategica - spiega l’assessore Giovanni Bettoni -, a pochi metri dalla stazione e da un parcheggio. Il concept del museo è stato fatto davvero molto bene: ora iniziamo a sistemare l’edificio e, in parallelo, progetto multimediale alla mano, cercheremo i fondi per completare l’allestimento, abbiamo già delle idee. È un completamento alla visita a Pisogne: dopo la chiesa con gli affreschi li si potrà approfondire al Romanix, per comprendere l’artista e il periodo in cui visse».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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