A Marone si può avverare il «sogno» degli idrovolanti
Lo specchio d’acqua di fronte al lungolago Marconi potrebbe diventare entro la prossima estate una pista di atterraggio e decollo per idrovolanti. La notizia è emersa nell’ultimo Consiglio comunale, quando il sindaco Alessio Rinaldi ha annunciato di aver già realizzato uno studio di fattibilità per analizzare la possibilità e di essere in procinto di commissionare a uno staff di ingegneri un progetto più dettagliato con cui comprendere nei dettagli come realizzare l’idrosuperficie.
Quello di realizzare un’idrosuperficie è un progetto già approvato dall’Autorità di bacino e a cui si sono detti interessati anche i Comuni di Lovere, Sarnico e Solto Collina. Nel percorso per arrivare a ospitarla l’amministrazione comunale ha aderito anche a un accordo di programma per la promozione delle idrosuperfici storiche, partecipato dalla Marina militare, dall’Aeronautica militare, dal Senato della Repubblica e da 40 città sedi di idroscali, tra cui Desenzano del Garda.
La pista dovrebbe estendersi dall’area di lago di fronte alla passeggiata e alla chiesa di San Martino e arrivare alla casa di riposo Girelli. La sua lunghezza massima potrà essere di 300 metri, ma le dimensioni saranno stabilite dagli esperti. Se verrà realizzata sarà delimitata da una serie di boe. La gestione toccherebbe a un ente o un’associazione esperta. Una volta atterrati, e in attesa di riprendere il volo, gli idrovolanti dovrebbero rimanere attraccati a un’apposita boa, come si fa con le imbarcazioni. Per l’attracco è prevista anche la possibilità, facoltativa, di realizzare un ponte galleggiante.
Nei mesi estivi invece - come precisato dal sindaco - «vista la maggior presenza di imbarcazioni o bagnanti, l’attività della pista potrebbe essere temporaneamente sospesa». L’iter prevede che il Comune possa richiedere una Conferenza dei servizi con Regione Lombardia, le due Provincie, la Navigazione e l’Autorità di bacino. Il lavoro per preparare l’arrivo degli aerei potrebbe non andare oltre i cinque o sei mesi. L’attività di idroscalo per il lago d’Iseo non è nuova. Nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale lo specchio d’acqua di fronte al Montecolino di Pilzone ospitava un’intensa attività di aerei che atterravano e decollavano sul Sebino.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato