A Castello Quistini apre il «Flower Market»

«Flower Market» è aperto, domani e domenica, dalle 10 alle 20. L'ingresso costa cinque euro, gratuito per i bambini
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Un «Flower market» all’interno di uno dei più grandi e variegati roseti d’Italia, Castello Quistini di via Sopramura a Rovato. La prima edizione di «Flower Market» arriva domani e domenica in Franciacorta.

Accanto al grande mercato ci saranno concerti, «giropony» e attività per i più piccoli, un giardino allestito in un salone seicentesco del castello, in collaborazione con Vivai Sandher e Matite Verdi, oltre a street food di qualità e stand dedicati al tema della creatività. 

Tra i giardini del castello rovatese ci sarà un’ampia selezione di produttori e vivaisti con le migliori produzioni e collezioni di piante e fiori: rose, ortensie, piante grasse, orchidee, peperoncini, spezie, piante carnivore e tante altre varietà vegetali. E ancora: prodotti della terra e del vivere sano, oli essenziali, aromi, arredo e oggettistica per il giardinaggio. Non mancherà poi lo spazio dedicato alle autoproduzioni di qualità, dall’handmade (gioielli, collane, bijoux, accessori), all’artigiano, fino all’arredo per esterni (shabby chic, moderno e vintage), tutti ispirati al mondo del verde, del giardinaggio e della natura. Per l’intero fine settimana sarà poi presente una speciale area food con piatti e cocktail ispirati al mondo del verde, mentre all’interno del parco sarà possibile cavalcare pony e «conoscere» i polli ornamentali di razze antiche, ormai quasi scomparse.

Domenica, invece, in programma concerti e intrattenimento per i più piccoli con «Conciorto», musica fatta con melanzane, zucchine, peperoni, cetrioli oltre a flauti, sax, chitarra e voce, in un progetto nato dallo scrittore per ragazzi e autore Rai Biagio Bagini e Gian Luigi Carlone della Banda Osiris.

«Flower Market» è aperto, domani e domenica, dalle 10 alle 20. L'ingresso costa cinque euro: gratuito, invece, per i bambini fino a 14 anni e gli amici a quattro zampe. Info su mercantinviaggio.it e sull’omonima pagina Facebook.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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