Scuola

Viaggio digitale nel Risorgimento per il Liceo Bagatta

Il progetto di alternanza scuola-lavoro prevede la trascrizione online dei nomi di 680mila soldati
Gli studenti coinvolti nell'iniziativa ricevono tutte le istruzioni  © www.giornaledibrescia.it
Gli studenti coinvolti nell'iniziativa ricevono tutte le istruzioni © www.giornaledibrescia.it
AA

Chiavetta Usb alla mano, cinquanta bagattiani hanno cominciato il loro personale viaggio nel Risorgimento: un viaggio che passerà attraverso i nomi, tantissimi, dei soldati che parteciparono alle campagne belliche tra il 1848 e il 1870.

I soldati che, insomma, fecero l’Italia. E che proprio grazie al bellissimo progetto di alternanza scuola lavoro messo in campo dalla Società di San Martino e Solferino, il liceo desenzanese e il contributo del Comune, vestiranno da qui in poi una divisa digitale.

Missione impossibile. L’iniziativa è quasi una missione impossibile e non a caso si chiama «Progetto Torelli»: è intitolata al primo presidente della Società, Luigi Torelli, colui che il conservatore Bruno Borghi ha definito «l’uomo della mission impossible» per il carattere risoluto, la tenacia e quella che oggi definiremmo «capacità di problem solving». Tutte abilità che grazie a questa iniziativa svilupperanno i ragazzi del Bagatta: coordinati dalle docenti Sabina Fadabini, Annalisa Lazzaroni e Silvana Recher, da qui a maggio dovranno trascrivere in digitale i nomi di centomila soldati.

Gli studenti del Bagatta si immergeranno nelle oltre seimila pagine dei registri manoscritti che oggi sono custoditi al Museo del Risorgimento di Milano e, un poco alla volta, con un lavoro certosino, ne metteranno a disposizione del mondo intero la consultazione. Un’operazione analoga, per dire, è stata compiuta per le Guerre di Indipendenza negli Stati Uniti. E, così come aiuteranno a mettere in luce i nomi del Risorgimento, anche i loro stessi nomi saranno ricordati: figureranno infatti nell’archivio digitale che andranno a realizzare.

Cinque anni. Sarà cosa lunga almeno cinque anni, perché i corposi archivi manoscritti contano la bellezza di 680 mila nomi, con rispettive provenienze e cariche: e se si comincia dalla Lombardia e dalle città di Verona e Padova, una volta terminato il lavoro, saranno digitalizzati i nomi dei soldati che parteciparono alle campagne di tutta Italia.

Il progetto ha preso il via ufficialmente l’altro giorno, tenuto a battesimo dal preside del Bagatta, Marco Tarolli, dal sindaco Guido Malinverno e da Bruno Borghi ed Elisa Zanola della Società di San Martino e Solferino: momenti concitati per i ragazzi, che dopo aver ricevuto istruzioni dettagliatissime su come compilare correttamente i loro file Excel, hanno avuto gli elenchi da digitalizzare. Il primo controllo del lavoro effettuato sarà a dicembre.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato