Un team di esperti per l’intelligenza artificiale a scuola

La Regione ha nominato un Consiglio, coordinato dal bresciano Lorenzo Maternini, per stilare linee guida per favorire un utilizzo etico, inclusivo e orientato al futuro
L'AI spiegata a scuola
AA

I tempi sono strettissimi, l’obiettivo è arrivare a settembre con un documento semplice e alla portata di tutti gli insegnanti, anche dei meno tecnologici. Regione Lombardia ha annunciato di aver creato un consiglio di esperti dedicato all’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle scuole. Il gruppo di lavoro, quindi, ha come obiettivo quello di stendere le linee guida per l’utilizzo dell’Ai nelle scuole promuovendone «un utilizzo etico, inclusivo e orientato al futuro».

Come si procederà

Nessun ammonimento, ma un invito alla conoscenza: «Bisogna parlare delle opportunità dell’intelligenza artificiale - ha detto il bresciano Lorenzo Maternini, scelto come coordinatore del board, oltre che membro della Commissione intelligenza artificiale della Presidenza del Consiglio, cofondatore di Talent garden - come la possibilità di creare percorsi personalizzati di studio o aiutare i docenti ad integrare il materiale scolastico o di supporto». Solo pochi mesi fa l’«Ai act» dell’Ue ha sottolineato le criticità dell’Intelligenza artificiale, «Regione Lombardia - si legge nel comunicato - sviluppa linee guida per sostenere il potenziale di questi strumenti, cavalcandone l’efficacia». «Un progetto importante - ha spiegato l’assessora all’Istruzione Simona Tironi - soprattutto al passo con i tempi che stiamo vivendo, con un cambiamento senza precedenti nella società. Oggi più del 65% dei ragazzi utilizza l’Ai nella quotidianità».

Utilizzo etico

E per chi demonizza questo nuovo strumento, evidenziando come possa essere utilizzato per (non) scrivere saggi e (non) fare i compiti, Maternini sottolinea come «l’obiettivo è proprio quello di farlo entrare nelle classi per non farlo diventare uno strumento nascosto, ma liberalizzare l’Ai e mostrare come utilizzarla in maniera positiva». L’obiettivo del consiglio di esperti è, quindi, creare un documento agile, di una decina di pagine al massimo, elencando sì «i potenziali rischi, ma promuovere soprattutto un utilizzo etico - continua il comunicato -, rispettoso dei diritti umani e delle libertà individuali». Non solo: prevenzione dell’uso improprio, sviluppo di strategie per «spiegare come prevenire il plagio e la produzione di contenuti falsi, garantendo l’integrità del percorso educativo. È fondamentale educare. Educazione equa e inclusiva; educazione personalizzata; approccio interdisciplinare; competenze analitiche avanzate; educazione responsabile per tutti; preparazione al mondo del lavoro».

Le linee guida, una volta pronte, verranno inviate ai dirigenti lombardi che le consegneranno ai loro docenti. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo
Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.