«Ti presento un’idea»: studenti e imprenditori a confronto
Cinquanta studenti al termine del biennio specialistico, 18 imprenditori bresciani di conclamato successo suddivisi in 5 commissioni, e 5 minuti di tempo a disposizione per illustrare la propria idea imprenditoriale per poi ricevere un feedback immediato (e prezioso) da parte di chi, da anni, opera nel settore di riferimento. Questi gli ingredienti della seconda edizione di «Ti presento un’idea», promosso dall’Its bresciano Machina Lonati con l’intento di mettere in contatto diretto i propri studenti con quel mondo concreto del lavoro, delle aziende e dell’impresa con cui presto si troveranno a confrontarsi.
Protagonisti sono stati i diplomandi del II° anno dei corsi di «Stilista tecnologico», «Fashion designer» e «Marketing & comunicazione per imprese di moda». Dall’altra parte della cattedra, invece, un parterre di professionisti già affermati e leader del loro settore come - tra gli altri - Franco Gussalli Beretta (presidente dell’omonima fabbrica d’armi), Alessandro Boccingher dell’agenzia di comunicazione A+B, Alessandro Fogazzi (ideatore del marchio TOO Late), Federico Ongaretti (project manager Soks Italia), Luca Roda di Roda Lab 2.0, Marco de Rossi di H Farm, Luisa Franceschetti di Saccheria Franceschetti, Adele Lonati (responsabile commerciali Santoni Spa), Alessandro Arosio (docente Cfp servizi per il turismo e web), Riccardo Trichilli di Csmt, Luigi Odello (presidente del Centro Studi Assaggiatori) e Maddalena Nocivelli di S4win strategie digitali.
«Un’esperienza di vita per i ragazzi, e un banco di prova concreto per l’esame finale che sosterranno tra pochi giorni con la presentazione di un project work - ha commentato il direttore dell’istituto Riccardo Romagnoli -. Le critiche sono molto importanti: ora è il momento in cui sbagliare e correggersi, poi li aspetta il lavoro sul campo». Le commissioni hanno valutato i progetti esposti e i loro autori in base alla chiarezza espositiva, alla progettualità, alla spendibilità del prodotto sul mercato, e a come la creatività possa rispondere ai bisogni concreti del mercato e del target di riferimento. Già, perché tra i consigli dispensati spicca il fatto che oggi, per distinguersi sul mercato, occorre rispondere a bisogni e funzionalità; l’estetica non basta e il prodotto non dev’essere esercizio di stile fine a se stesso.
Critiche costruttive e un confronto utile per capire come meglio indirizzare il proprio lavoro che, in alcuni casi, sfociano in partnership reali. Come nel caso di una studentessa diplomata l’anno scorso all’istituto bresciano che, dopo l’esperienza di «Ti presento un’idea», ha avviato una collaborazione professionale con l’atelier «Vivi l’arte» di Borgosatollo, per la produzione di capi d’abbigliamento in seta.
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