Scuola

Studenti alla regia: il video si fa... storia

Il videomaking come palestra di video narrazione
Ti racconto la Storia 3F
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Con il contributo di una docente presentiamo un’esperienza di videomaking per le scuole superiori che ha coinvolto gli studenti di un liceo della provincia. Ecco il racconto della prof.ssa Anna.

La fase organizzativa è stata piuttosto divertente: il gruppo WhatsApp che abbiamo creato per lavorare al video, oltre che uno strumento di coordinamento operativo, è stato anche uno spazio di discussione e confronto, nel quale ciascuno ha riferito difficoltà o ha proposto modalità di risoluzione dei problemi, attraverso cui abbiamo trovato,inoltre,  anche tempo per parlare di noi e conoscerci più a fondo.

La figura di un adulto risulta fondamentale per dare obiettivi, scadenze, monitorare il lavoro e reindirizzarlo, ma resta sempre qualcosa di imprevedibile e può dare dei risultati inaspettati. Così è stato anche per me: vedere il video montato, magari non perfetto, ma dal quale traspare non solo grande volontà, ma anche la personalità e il modo di fare di ciascuno di loro mi ha dato grande gioia. Rivedere ragazzi e ragazze così impegnati mi ha fatto tornare alla mente la bellezza del rapporto diretto che c’è in classe, riaccendendo in me un pizzico di nostalgia.

La realizzazione di un video può essere uno strumento didattico alternativo ai riassunti di fine capitolo, finalizzato al ripasso degli elementi chiave di un’unità didattica. All'ideazione e alla realizzazione del video hanno lavorato sei studentesse di una classe terza del liceo economico-sociale: una addetta alla regia e al montaggio e le altre alla stesura e alla registrazione della risposta.

Il cambiamento così radicale dell’ambiente di apprendimento ha portato me e i colleghi a rivedere le modalità didattiche, rimodulare le competenze da sviluppare e, sulla base di queste, progettare nuove attività. Oltre alle video-lezioni, che garantiscono un elemento di continuità, oltre che uno spazio d’interazione e dialogo, ho approfittato di questo tempo per chiedere a ciascuno studente di lavorare su di sé, sul proprio metodo di studio, per rafforzare alcune consapevolezze e riconoscere alcuni elementi di debolezza in modo da poterli allenare. Questo, in particolare, è lo scopo della creazione di un breve riassunto orale di alcuni argomenti di storia, che, inoltre, potrà essere utilizzato da tutta la classe come ripasso.

La scelta d'introdurre questa modalità di presentazione di un lavoro svolto ha la duplice finalità di allenare la fluidità dell’esposizione orale, potendosi osservare anche in video, e di far sviluppare agli/alle alunni/e nuove competenze legate alla tecnologia digitale, rispetto alla quale sono più spesso passivi, quando, invece, questa competenza potrebbe essere loro richiesta in futuro anche dalla scuola, per esempio, per svolgere interrogazioni orali a distanza.

L’idea mi è venuta pensando proprio alla difficoltà che io ho inizialmente incontrato nel registrarmi durante le spiegazioni che in questo periodo stanno sostituendo le lezioni; una strategia evidentemente legata all’insorgere dell’emergenza sanitaria, ma che potrebbe rivelarsi un supporto utile anche nel futuro ritorno nel contesto scolastico, in cui, accanto alla classe in carne e ossa, si potrebbe mantenere anche una classe virtuale.

La stessa attività è stata proposta anche nella classe quarta dello stesso indirizzo e ha dato ottimi risultati. Dopo aver inviato delle domande a tutta la classe, volte a far soffermare le/gli alunne/i sui concetti e sugli eventi decisivi dell’unità didattica appena conclusa, ho reclutato su base volontaria delle persone che avessero voglia di approfondire una delle risposte, per poi presentarla a voce alta riprendendosi in video.

Nella fase di coordinamento ho anche inviato dei videomessaggi nel gruppo WhatsApp, in modo da creare maggiore familiarità con questa modalità comunicativa. Chi ha partecipato al progetto ha infatti confermato di essersi trovato dinanzi a una situazione inusuale e non banale e di aver effettuato diverse registrazioni prima di potersi dire soddisfatto dell’esito.

I risultati ottenuti sono molto positivi, in particolare perché i/le partecipanti hanno condotto un breve approfondimento su un tema e soprattutto perché in entrambe le classi si sono offerti/e volontari/e non solo alunni/e già in possesso di una buona capacità di esposizione orale, ma anche altri/e che hanno saputo e voluto cogliere l’opportunità per allenarla acquisendo maggiore sicurezza. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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